Polemiche a Pescara sui tagli Trenitalia

10 Dicembre 2011   09:24  

Il parere del sindaco Albore Mascia 

“L’immediata sospensione dei tagli decisi per lo scalo ferroviario di Pescara che priverebbero delle corse notturne un territorio che oggi conta un bacino d’utenza di 1milione 200 mila persone. E soprattutto la convocazione urgente di un incontro con Trenitalia, con il Ministero dei Trasporti e con Ferrovie dello Stato per tutelare gli interessi di Pescara e dell’intera regione. E’ quanto ho richiesto stamane in un telegramma, sottoscritto anche dal Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa e dal Presidente della Camera di Commercio Daniele Becci, a fronte della soppressione di collegamenti ferroviari strategici e fondamentali, soppressione piombata su Pescara e l’Abruzzo come un fulmine a ciel sereno. Ma le Istituzioni non resteranno a guardare: non consentiremo di essere tagliati fuori dalle grandi direttrici, non consentiremo l’indiscriminata sforbiciata dei collegamenti per il Nord Italia, che rappresenterebbe una mannaia anche per l’economia del territorio, peraltro in un periodo di piena crisi. Siamo pronti a occupazioni e proteste eclatanti ma Pescara e l’Abruzzo non si toccano”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che in mattinata ha indirizzato un lungo telegramma per contestare le scelte non annunciate di Trenitalia sulla riorganizzazione dello scalo pescarese che di fatto si è tradotto con l’eliminazione di tutti i treni notturni. Destinatari del telegramma, sottoscritto anche dal Presidente della Provincia Testa e dal Presidente della Camera di Commercio Becci, sono l’ingegner Vincenzo Soprano, Amministratore Delegato di Trenitalia Spa, il Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera e infine l’ingegner Mauro Moretti, Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane Spa.

“Con la presente comunicazione – si legge nel telegramma del sindaco Albore Mascia – le Istituzioni territoriali pescaresi, unitamente alle locali rappresentanze imprenditoriali, contestano l’assurda decisione della società Trenitalia di sopprimere le corse ferroviarie notturne e di ridurre i collegamenti giornalieri di passaggio nella Città di Pescara sulla linea Adriatica, a partire da domenica prossima 11 dicembre. Una scelta organizzativa incomprensibile che, se confermata, creerebbe insostenibili condizioni di disagio ai cittadini di Pescara, della provincia e dell’intera regione, se si pensa, ad esempio, che l’ultimo collegamento per Bologna sarebbe previsto per le ore 18.17 e non ve ne sarebbero altri prima del mattino successivo, alle ore 6.18, oppure che, dalle ore 20.38 e fino alle 13.27 del giorno successivo i pescaresi non potrebbero partire per raggiungere le mete a sud del capoluogo adriatico. Le nostre Amministrazioni sono sconcertate e indignate dal comportamento inopportuno e arrogante della società che, nell’assumere un’iniziativa di tale rilevanza e impatto sociale, non hanno ritenuto di interpellare e confrontarsi con le Istituzioni preposte alla cura degli interessi collettivi coinvolti, anche per valutare le ripercussioni della stessa sul territorio di riferimento o possibili soluzioni alternative. Pertanto – si legge ancora nel telegramma – siamo a chiedere l’immediata sospensione dei provvedimenti adottati e un incontro con i vertici della società Trenitalia per tutelare gli interessi e la dignità del nostro territorio che, peraltro, costituisce uno snodo fondamentale nello scenario dei trasporti nazionali, per la sua collocazione geografica strategica, anche nell’ambito dei collegamenti con la Capitale e con i paesi dell’area balcanica”. “Sono stati previsti tagli indiscriminati ai danni di Pescara e dell’Abruzzo – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia -, tagli che danneggeranno in modo inconcepibile la nostra economia territoriale che ha sempre visto nel sistema ferroviario uno snodo imprescindibile di sviluppo. Basti pensare che già il sottosegretario Nino Sospiri stava lavorando, prima della sua scomparsa, per il potenziamento addirittura dello scalo di Pescara centrale, con la previsione di un nuovo binario, intercettando finanziamenti, previsioni che non permetteremo vengano cancellate. Ci attendiamo una risposta entro poche ore da Trenitalia e dal Ministero, in caso contrario le Istituzioni sono pronte alla mobilitazione”.

 Il parere di Sospiri e  Foschi

“Siamo pronti alla ‘marcia su Roma’: non consentiremo che Pescara e l’Abruzzo vengano umiliati da un Governo tecnico che ignora, evidentemente, le risorse e la storia economica della nostra terra. Non permetteremo che un Governo tecnico affondi il nostro territorio cancellando con un colpo di spugna i nostri collegamenti ferroviari. Non permetteremo che il nostro sistema ferroviario venga impoverito o peggio smantellato. Le prime azioni saranno amministrative, con la presentazione di un ordine del giorno ad hoc urgente in Consiglio comunale a Pescara, nella seduta del prossimo 19 dicembre, e in Consiglio regionale, ordine del giorno che a macchia d’olio porteremo all’attenzione di tutti i Consigli comunali della regione Abruzzo per chiamare alla mobilitazione tutte le amministrazioni che saranno in egual misura danneggiate dalla misura disposta da Trenitalia senza peraltro neanche provare una opportuna concertazione con l’assessore regionale ai Trasporti Morra che, dal canto suo, sta già adottando le proprie dure misure nei confronti dei vertici romani, misure che Pescara sosterrà in ogni modo e a ogni livello amministrativo”. Lo hanno annunciato il capogruppo consiliare del Pdl Lorenzo Sospiri e il vicecapogruppo Armando Foschi in una nota congiunta.

“La stessa storia di Pescara nasce e si sviluppa attorno alla direttrice ferroviaria, da sempre uno degli scali principali del bacino adriatico sia per il trasporto merci che passeggeri – hanno sottolineato il capogruppo Sospiri e il vicecapogruppo Foschi -. Oggi, in piena crisi economica che ha investito tutto il paese, quando, a fronte di un aumento dei prezzi di benzina e diesel, occorrerebbe agevolare quanto più possibile gli spostamenti a bordo dei mezzi pubblici, partendo proprio dal sistema ferroviario, l’Abruzzo e Pescara vengono penalizzati in modo inaccettabile, cancellando tutti i collegamenti notturni, per Milano, Venezia, per l’intero nord Italia, riducendo anche quelli verso il sud. Peraltro i pendolari che sceglieranno comunque il treno per muoversi di giorno verranno ulteriormente colpiti con un aumento ingiustificato dei prezzi dei biglietti. Non abbiamo capito a che gioco stanno giocando Roma e il Ministero, ma sicuramente è un gioco che non intendiamo consentire e contro il quale siamo pronti ad alzare barricate. Non accettiamo decisioni prese dall’alto e imposte a una regione intera, non accettiamo provvedimenti resi esecutivi senza neanche interpellare per l’opportuna concertazione l’assessore regionale Morra che, sappiamo, saprà far valere la propria voce a Roma forte del sostegno della classe istituzionale locale. Il primo passo amministrativo che andremo ad adottare sarà la redazione e approvazione in Consiglio comunale a Pescara, il prossimo 19 dicembre, di un ordine del giorno urgente per esprimere la contrarietà dell’intera classe politica a tali tagli, un ordine del giorno sul quale chiediamo il voto unanime dell’aula. Lo stesso ordine del giorno lo proporremo al Consiglio regionale e poi, a catena, in tutti i consigli comunali della regione, per far sentire forte la voce dell’Abruzzo che non intende abbassare la testa e che darà filo da torcere contro tale imposizione assolutamente non condivisibile. Bersaglieremo il Ministero dei Trasporti e Trenitalia di montagne di lettere di protesta e di petizioni, fermo restando – hanno proseguito il capogruppo Sospiri e vicecapogruppo Foschi – che siamo pronti a ‘marciare su Roma’ per farci ascoltare”.


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