Prc: liste pulite e via Di Matteo o da soli con Acerbo presidente

Tutti per uno, ognuno per sè

22 Ottobre 2008   16:53  

Liste pulite e un programma condiviso. Sono le condizioni che pone Rifondazione comunista per un'alleanza con il Pd alle prossime elezioni, altrimenti e' pronta a correre da sola con Maurizio Acerbo candidato presidente. Lo ha ribadito, a Pescara, il segretario regionale di rifondazione, Marco Gelmini. "

Sembra difficile- ha spiegato Gelmini- mettere insieme il centro-sinistra. Ci deve stare l'Italia dei valori, il Pd, e tutta la sinistra. Noi ci abbiamo provato lungamente in queste settimane e ci proveremo fino a stasera". Il segretario di rifondazione nel ribadire il veto alla presenza di indagati nelle liste, ha aggiunto "questa ingombrante presenza di Di Matteo francamente e' inaccettabile".

Dello stesso avviso l'ex deputato pescarese Maurizio Acerbo, "lavoriamo- ha detto- e abbiamo lavorato fino all'ultimo per una coalizione di centro sinistra unita e di rinnovamento. Certo- ha aggiunto- i segnali che vengono dal Pd con queste primarie sembra che delinei la conferma della classe dirigente che ha condotto l'Abruzzo al disastro soprattutto, ci si aggrappa al salvagente del voto clientelare.

E non a caso il Pd ha deciso di candidare alle primarie Donato Di Matteo. Riteniamo che si tratti di una scelta sbagliata e - ha aggiunto- approfittiamo di questa occasione per esprimere la solidarieta' al nostro ex assessore alla Provincia di Pescara, Enrico Di Paolo, che e' stato querelato da Di Matteo semplicemente per aver detto che e' uno dei protagonisti della trasformazione dell'Aca in un carrozzone clientelare. Invitiamo Di Matteo a denunciare tutta Rifondazione a partire dal sottoscritto perche' e' una battaglia che facciamo da anni ed e' confermata dai fatti e dai provvedimenti della magistratura. Se questo e' il profilo credo che ne' noi e ne' l'Idv potra' allearsi con questo Pd.

A questo punto il partito democratico merita di perdere le elezioni e di depurarsi in una lunga fase di opposizione". Acerbo ha concluso sottolineando che " abbiamo dato per due volte il nostro determinante contributo per vincere alla Regione. Non siamo piu' disposti a darlo per mantenere in sella una classe dirigete di cui l'Abruzzo ha il dovere e il diritto di liberarsi. Quindi il Pd o si rinnova o altrimenti candidino presidente Di Matteo".

Nell'immagine un vecchio manifesto elettorale di Maurizio Acerbo

 


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