Presentato a Pescara il progetto 'Sport e scuola'

05 Giugno 2013   18:30  

“Sono 700 i bambini delle nostre scuole elementari che, per quattro mesi, hanno aderito al progetto ‘Sport e scuola: insieme per educare’, lanciato dalla Asd Gladius, la società affiliata all’AC Milan. Sotto la guida di docenti e allenatori, i piccoli atleti hanno svolto attività motoria, imparato i primi rudimenti del calcio, ma soprattutto hanno imparato come lo sport possa essere il mezzo per socializzare, per incontrarsi, e per imparare”. Lo ha detto il vicesindaco di Pescara Berardino Fiorilli nel corso della conferenza stampa odierna svolta alla presenza anche dell’assessore allo Sport Nicola Ricotta e dei rappresentanti della Asd Gladius Pescara, come il Presidente Angelo Nicolò, tracciando un bilancio dell’attività svolta nelle scuole primarie di Pescara. E presenti, soprattutto, alcuni dei bambini, in divisa rossonera, che hanno seguito il corso di educazione sportiva.

“Sport vuole dire salute e soprattutto vuol dire impegno – ha sottolineato il vicesindaco Fiorilli -, vuole dire imparare quei valori come la forza, la tenacia, il rispetto e il fair play, perché non è importante tanto vincere una competizione sportiva, quanto giocare lealmente, rispettando il proprio avversario, che non è mai un nemico, ma semplicemente un concorrente. E lo sport significa anche dare un obiettivo ai nostri bambini, un mezzo per combattere la devianza giovanile e il fenomeno del disagio, dando un’alternativa ai più piccoli, offrendo loro uno spazio in cui lavorare, con i propri coetanei, in cui trascorrere momenti di svago non fini a se stessi, ma comunque raggiungendo il proprio target.

Il progetto della Gladius, che ha visto la piena collaborazione tra scuola e mondo dello sport, ha interessato ben 700 bambini iscritti alle scuole dell’Istituto comprensivo numero 3, ossia via Milite Ignoto e via Regina Elena; il Comprensivo 6, con le elementari di via Scarfoglio e via Anelli; e l’Istituto comprensivo 10, con la scuola elementare di via Prati. Ciascun Istituto ha beneficiato di 60 ore di attività motoria, che si è sviluppata un 4 mesi, e che ha visto i bambini in età evolutiva impegnati in attività di gioco e di apprendimento, di coordinamento e di socializzazione”. “Tra i 6 e i 10 anni – ha sottolineato l’assessore allo Sport Ricotta – non è importante svolgere sport, ma attività motoria, che consente a ogni bambino di capire sin dove può spingere le proprie capacità, imparando a conoscere i propri limiti e le proprie potenzialità, senza pretendere troppo dal proprio corpo. E sono questi gli obiettivi che, ad esempio, la stessa amministrazione comunale si propone ogni anno con le iniziative de ‘Se grande vuoi diventare a giocare devi imparare’ e ‘Lo Sport non va in Vacanza’”.

 


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