Primarie PD, è il giorno del voto per eleggere il nuovo Segretario, l'incertezza su affluenza

30 Aprile 2017   13:00  

Dopo oltre due mesi di campagna congressuale, scanditi da sospetti e accuse reciproche, i candidati alla segreteria del Pd si preparano a raccogliere i frutti del loro lavoro.

Domenica 30 il 'popolo del Partito democratico' si reca ai gazebo per scegliere il suo segretario tra Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano.

Sarà possibile scegliere il prossimo leader del Pd dalle 08:00 alle 20:00.

 "Grazie ai volontari che aprono i seggi delle Primarie PD", è il messaggio dell'ex premier su Twitter, "comunità generosa e appassionata. Viva la democrazia".

 "Anche a Roma l'affluenza, per quello che mi dicono, è alta, ma li' c'è anche il derby", ha dichiarato Renzi dopo aver votato a Pontassieve, "è un segnale molto bello, speriamo le facciano anche gli altri partiti".

Gli sfidanti di Renzi, come era già accaduto per il voto ristretto ai circoli del partito, hanno già parlato di irregolarità.

 "Alcuni militanti mi hanno segnalato stamattina alcune irregolarità ai seggi e ho voluto a mia volta segnalarle, bisogna stare sempre attenti, guardare, filmare, riferire e pubblicare, è questa l'unica strada per evitare mercimoni", ha dichiarato Emiliano dopo aver votato a Bari, "chiedo ai nostri in tutta Italia di dare un occhiata perché questo rischio c'è sempre".

In Calabria la giornata si è aperta invece con una serie di proteste della mozione Orlando, che ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine in alcuni seggi ed ha denunciato anomalie in diversi centri.

Il maggior numero di segnalazioni riguarda la provincia di Cosenza dove, secondo la mozione Orlando, "l'apertura si è contraddistinta per una serie di irregolarità e illegittimità. A molti scrutatori della mozione Orlando è stato impedito di insediarsi al momento della costituzione del seggio". 


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