Processo Ciclone, Di Febo: "Io, in galera senza aver fatto nulla"

14 Marzo 2012   12:21  

"Sono andato in galera senza aver fatto nulla". Si e' difeso cosi' l'ex assessore comunale di Montesilvano (Pescara), Guglielmo Di Febo, al processo riguardante l'inchiesta Ciclone su presunte tangenti negli appalti pubblici, che nel 2006 porto' all'arresto dell'ex sindaco Enzo Cantagallo, di assessori e dirigenti comunali, e imprenditori.

Davanti al tribunale collegiale di Pescara l'imputato ha ricostruito i suoi rapporti con gli imprenditori Bruno Chiulli e Duilio Ferretti. Di Febo ha detto ai giudici di aver ricevuto nel 2004 circa 5mila euro, in due o tre tranche, da Chiulli per la campagna elettorale.

"Chiulli - ha detto in aula l'ex assessore - era un mio carissimo amico. L'ho invitato anche al matrimonio di mia figlia l'8 dicembre del 2006. Nel 2004 - ha spiegato - si doveva rinnovare il consiglio comunale. Chiulli mi disse che non poteva appoggiarmi perche' doveva sostenere la candidaura di Paolo Di Blasio. Pero' mi aiuto' dandomi un contributo di 5 mila euro. Mi mise a disposizione anche i suoi operai per l'affissione dei manifesti".

Di Febo ha detto di aver dichiarato in passato di aver ricevuto dal titolare della Green Service 7-8mila euro in quanto in quel periodo era provato dalla vicenda giudiziaria e non era in grado "di precisare date e numeri".

Di Febo ha sostenuto di non aver mai minacciato Chiulli: "siamo stati amici fino a quando non ho letto le carte" . L'imputato ha detto che nel 2003 i lavori eseguiti dalla Green Service per il Comune di Montesilvano ammontano a 23-24 mila euro. Nel 2004 invece a zero. L'ex assessore ha aggiunto di aver visto,in questi anni, Chiulli casualmente solo due volte. In particolare il secondo episodio risale a circa dieci giorni fa.

"Ero davanti a un ristorante di Pescara, in viale Bovio, con alcune persone. Ad un certo punto qualcuno mi ha preso le mani e mi ha abbracciato. Mi sono voltato e ho visto che era Chiulli: sono rimasto scioccato. Si e' quasi messo a piangere e mi ha detto che mi vuole bene e che lui non ha detto nulla, non mi ha accusato". Per quanto riguarda i rapporti con Duilio Ferretti ha detto di conoscerlo da 30 anni e di aver ricevuto da lui, nella primavera del 2005, un contributo di 2.300 euro per delle manifestazioni estive.

Di Febo ha escluso un collegamento tra il contributo e la richiesta dell'imprenditore Ferretti di declassamento di un suo terreno. Il pm Varone ha chiesto conto anche di 15 mila euro in contanti che l'ex assessore si e' versato nel 2003 sul suo conto corrente. Di Febo si e' giustificato dicendo di aver ricevuto quel denaro dai suoceri per utilizzarlo in occasione del matrimonio della figlia. L'imputato ha inoltre dichiarato di vedersi abitualmente con l'ex assessore Paolo di Blasio. Di Febo ha invece escluso di frequentare attualmente l'ex sindaco Cantagallo.

Dopo di Febo sara' interrogato l'ex vice sindaco Marco Savini. Si sono invece avvalsi della facolta' di non rispondere Enzo Cantagallo e l'ex assessore Attilio Vallescura.


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