Processo Kapllani, si apre un nuovo scenario. La testimone: "Spari alla moglie dopo altri colpi"

La difesa: "Conferma che non fu delitto passionale"

14 Marzo 2014   10:08  

Emerge un nuovo scenario in merito al duplice omicidio dell'ex moglie e del suo compagno di cui si rese protagonista, la sera del 17 gennaio 2013, l'imprenditore albanese Burhan Kapllani.

Nell'ultima udienza, è stata ascoltata in aula l'unica testimone oculare dell'accaduto, Paola Panone, il cui racconto ha di fatto modificato l'intero impianto iniziale secondo cui la prima ad essere raggiunta dai colpi sparati da Kapllani era stata l'ex moglie Orieta Boshi.

La Panone ha infatti testimoniato di aver sentito due spari e poi aver visto Kapllani esplodere altri due colpi da distanza assai ravvicinata all'indirizzo dell'ex moglie, che si trovava ancora all'interno dell'auto, per poi andarsi a rinchiudere dentro la propria vettura posteggiata poco distante ed avvertire le forze dell'ordine.

Secondo l'avvocato Leonardo Casciere, uno dei due difensori dell'imprenditore albanese, tale deposizione fa di fatto decadere l'ipotesi del movente passionale e, in qualche modo, anche la premeditazione, in quanto a suo dire Kapllani avrebbe perso la testa nel vedere il nuovo compagno dell'ex moglie, Sheptin Hana, tenere un comportamento intollerabile con la figlia di lui.

L'ipotesi di premeditazione è stata avanzata dalle parti civili dopo la decisione di Kapllani di una procura generale per i conti in banca a un suo familiare in quanto l'imprenditore avrebbe manifestato l'intenzione di andare all'estero. A tal riguardo, nell'udienza di ieri è stato ascoltato anche il direttore della filiale Bper di Bazzano presso cui l'imputato aveva il proprio conto.


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