Processo breve e le conseguenze sulle inchieste crolli: l'intervento dell'On. Lolli alla Camera

13 Aprile 2011   15:45  

Signor Presidente, vorrei tornare su una vicenda di cui ci siamo occupati e di cui mi sono occupato anch'io, parlo dell'effetto che avrà questa norma su alcuni processi particolari, come quello di Viareggio e quello de L'Aquila. Abbiamo avuto risposte dal Ministro e dall'onorevole Contento molto secche, le debbo dire, signor Ministro, anche nei miei confronti forse un po' offensive, perché lei ha detto che qui si sta facendo un uso strumentale di una vicenda che non c'entra niente.

Chi mi conosce in quest'Aula sa che a distanza di due anni mi sono sempre rifiutato di parlare del terremoto che ha colpito la mia gente in maniera propagandistica. Non lo potrei fare signor Ministro, non lo potrei fare perché sono amico personale di molte vittime, delle loro famiglie, perché la mia famiglia ha subito lutti e vittime.

Le ho posto un problema serio, al quale francamente la risposta che lei mi ha dato non mi ha convinto.

Lei ha detto che per il processo de L'Aquila la prescrizione arriva dopo 18 anni e che addirittura a Viareggio arriva dopo 33 anni. Ora, francamente, intanto Viareggio dopo 33 anni come? Perché? Per l'incidente ferroviario di Viareggio si tratta di omicidio colposo plurimo, gli anni sono esattamente come quelli previsti per L'Aquila, tutt'al più 15 più l'addizionale di 4, quindi diciotto.

Allora, stiamo parlando in tutte e due i casi di un anno in meno sui 18 della prescrizione. Io le pongo le seguenti semplici tre domande: processo de L'Aquila, processo molto complesso, siamo ancora nella fase dell'incidente probatorio, ancora si stanno svolgendo indagini, ci sono decine e decine di parti civili, il processo si svolge in un tribunale che è crollato, si sta svolgendo dentro un capannone, tribunale che voi non avete potenziato dopo il sisma. Bene, in questo tribunale, in questo processo è abbastanza probabile che le cose andranno per le lunghe; io le chiedo lei se la sente, in coscienza, di dire che quell'anno e due mesi in più potranno non essere decisivi? Lei, in coscienza, se la sente di dire che le cose andranno così? Seconda domanda, voi sostenete che si tratta di incensurati, quindi è ragionevole creargli un piccolo beneficio, ma perché? Ma in questo caso specifico perché? Che segnale stiamo dando? Le voglio ricordare che quando il legislatore, anni fa, decise un'amnistia, decise di escludere questi reati dell'amnistia, perché non li avete esclusi, questi reati, da questo vostro provvedimento? Ma vi rendete conto del segnale che si da?

Poi vi è la considerazione che questi sono processi che certamente hanno un impatto drammatico sulle persone e sulle famiglie che coinvolgono, ma hanno anche un grande messaggio per il Paese, siamo il Paese in cui l'incuria del territorio, la mancanza di rispetto delle regole che sono a presidio della tutela dei cittadini sono considerati un optional, siamo un Paese dove si muore sul lavoro e arrivano proposte di legge che alleggeriscono le sanzioni, siamo il Paese dove di tanto in tanto c'è un disastro idrogeologico e si cercano continuamente modi per derogare, siamo il Paese dei terremoti, siamo il Paese che, quando c'è una tragedia, dopo piange, non prima. L'unica cosa abbiamo è una deterrenza, una deterrenza che deve essere forte e che voi invece qui alleggerite, sia pure di un anno. Questo è il problema politico che io le ho posto, questo è il problema politico che le vengono a porre i parenti delle vittime che oggi sono qui fuori e a questo problema non avete risposto in un modo convincente


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