Progetto CASE, le bollette al padre defunto e nessun modo per cambiare. Il comune: "Basta che paghi"

10 Dicembre 2013   09:08  

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro lettore che ha avuto la disgrazia di avere il padre deceduto nel 2011.

Ci scrive per rendere nota la triste vicenda che sta passando per cambiare utenze e intestazioni dei contratti in quanto assegnatario di un'abitazione del Progetto CASE.

Purtroppo ancora oggi dopo varie peripezie il nostro lettore continua a vedersi arrivare i bollettini del comune dell'Aquila intestati al padre e non c'è verso di fare la variazione.

La lettera:

L’alloggio a cese inizialmente intestato a mio padre MD, avvenuto in data 12/11/2011.

In data 23 marzo 2012 ho compilato e consegnato i mod D predisposto dal Comune per la diminuzione del nucleo familiare.
Nello stesso periodo, ho fatto richiesta di variazione dell’alloggio, intestando a me medesimo lo stesso .
Dopo qualche mese passai in comune a ritirare il contratto intestato a mio nome.

Mi affrettai subito dopo il decesso al cambio di intestazione delle utenze.
Per Enel mi disse un impiegato comunale, che il comune di defalut comunicò a Enel, la mia intestazione, e successivamente per posta ordinaria giunse il contratto.
Andai mesi dopo a ritirare anche il contratto per l'abitazione di Cese a mio nome.

Arrivato i primo bollettone , l’intestazione riportata fu quella di mio padre e non la mia.
Andai negli uffici a Via Roma in data 2 febbraio 2013 dove mi venne fatta una segnalazione, per comunicare l’errore e intestare il tutto a mia madre.
Segnalazione inoltrata , arriva il “conguaglio”, intestato a mia madre, sia la lettera che i bollettini.

A luglio 2013 per motivi di manutenzione straordinaria riguardante l’alloggio di Cese, faccio il cambio e Vengo spostato nell’insediamento di S Elia 2, alloggio riconsegnato in data 8 agosto 2013 e entrato nel nuovo il 26 luglio.

Arrivato il conguaglio con i Consumi di Cese e la lettera è intestata a mia madre con indirizzo corretto, ma con sorpresa i bollettini a mio padre.

Chiamo il numero verde riportato nella lettera chiedo di fare la variazione di intestazione in quanto errata e mi viene detto che sarei stato richiamato, ma non lo fanno.

Contatto delle persone che conosco e delle quali mi fido, per capire come posso fare affinchè si possa risolvere questa faccenda.

Mi presento nel frattempo al SED di Pile, per far di nuovo presente l’errore, ma nonostante l’iniziale tono educato e posato, non vengo trattato con la stessa moneta, interviene il presidente , ma anche lui , non risolve nulla, costatando che l’errore arrivi dal settore assistenza alla popolazione in Via Rocco Carabba.

Insisto per avere un minimo di assistenza, ma nulla di fatto, riesco a parlare con un altro addetto il quale decentemente mi mette a conoscenza della procedura da fare.

Mi reco il giorno successivo e faccio presente agli uffici che dovrei regolarizzare una volta per tutte la mia posizione, ma dopo una verifica mi viene comunicato che non è un problema , non “fa niente “… tanto basta che paghi….

Non c’è verso in sostanza di fare le cose per bene…

Lettera firmata

 


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