Progetto Case e Map, partono gli sgomberi forzati degli inquilini morosi

Dieci giorni di tempo per ottemperare ai pagamenti

07 Luglio 2014   10:28  

Tempo di resa dei conti, a L'Aquila, nei confronti di quegli inquilini di Progetto Case e Map che non pagano da tempo affitto e bollette, e contro cui il Comune ha deciso di ricorrere alle maniere forti.

Ben 882 le diffide di sfratto giunte ad altrettanti inquilini morosi totali, che per evitare di dover lasciare le abitazioni hanno avuto dieci giorni di tempo per ottemperare a tutte le pendenze (per molti di essi, la scandenza avverrà nella settimana entrante).

Il provvedimento, adottato su iniziativa dell'assessore Lelio De Santis ed avallato dall'intera giunta comunale, rappresenta secondo lo stesso membro della giunta "un atto legittimo e non più rinviabile, per una questione di giustizia sociale verso gli inquilini in regola coi pagamenti".

De Santis ha poi tracciato un quadro dell'operazione: "Tutti coloro che hanno ricevuto la diffida sanno di avere dieci giorni per mettersi in regola dal momento in cui è stata loro recapitata, ed i primi effetti si sono già fatti sentire: molti sono venuti presso i nostri uffici, mentre nei quartieri di Sant'Antonio e Gignano il 90% degli assegnatari ha regolarizzato la sua posizione, e confidiamo che, messi alle strette, la maggior parte degli inquilini farà altrettanto prima che scada il termine. Altrimenti, dovremo procedere con lo sgombero".

L'iniziativa non toccherà gli assegnatari che dimostreranno di essere in condizione di disagio economico effettivo. Dopo i morosi totali, saranno chiamati a regolarizzare la propria posizione i morosi parziali, per un totale di circa 1.500 nuclei familiari.


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