Progetto "Praterie" dall'Europa 1,6 milioni di euro al Parco nazionale del Gran Sasso

13 Febbraio 2013   09:48  

Con un budget di circa  1.680.000 € finanziato per il per il 50 % dalla UE è stato presentato ieri il progetto “Praterie”,  che si prefigge allo stesso tempo l’incoraggiamento di adeguate pratiche di pascolo ed una più oculata gestione dei flussi turistici.

Presupposto del progetto è la considerazione che le praterie d’alta quota subiscono crescenti minacce di degrado a causa di diverse problematiche. Da un lato, le pratiche di pascolo estensivo, mantenutesi per secoli, hanno subito cambiamenti socio-economici tali da non essere più correttamente attuate, quando addirittura abbandonate a causa della scarsa redditività. Il problema è molto diffuso sui Monti della Laga mentre, per il Gran Sasso, si registra il problema opposto: a causa di radicate pratiche di conduzione del bestiame, le attività di pascolo si concentrano esclusivamente nelle aree dove sono disponibili ricoveri ed abbeveratoi, a discapito di altre. La crescita di specie erbacee spontanee degrada queste ultime, mentre le prime soffrono le conseguenze dell’eccessivo calpestio e dell’erosione del suolo.

L'Ente Parco è unico beneficiario e coordinatore, coinvolgendone pertanto tutti i servizi operativi. L’area di progetto coincide con il grande altipiano di Campo Imperatore, oltre che con alcune aree minoritarie dei Monti della Laga che, analogamente al primo, sono interessati da habitat elencati nella direttiva europea “Habitat”.

"E’ motivo d’orgoglio- ha commentato il direttore dell’Ente, Marcello Maranella- per il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga l’approvazione, da parte della Comunità Europea, di un progetto destinato ad influire efficacemente sul fragile equilibrio". 




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