''Puntuale con la neve la pessima gestione della A24 da parte della società di Toto''

16 Gennaio 2013   17:50  

"Come siamo ormai tristemente abituati dobbiamo constatare che alla prima neve la Strada dei parchi chiude l'A24 per due ore".

Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale di Rifondazione omunista Maurizio Acerbo. 

Nonostante le polemiche dell'anno scorso, nonostante gli annunci di poderosi piani neve, nonostante il ricorrente aumento dei pedaggi - prosegue l'esponente politico - la societa' di Toto conferma la propria tradizionale cattiva gestione del servizio.

Tutto questo - accusa Acerbo - e' possibile grazie alla complicita' della politica nazionale e regionale come dimostra la norma ad personam inserita alla chetichella nell'ultima finanziaria da Legnini (PD) e Tancredi (PDL).

E' evidente - conclude il consigliere - che Toto gode di ampia protezione a tutti i livelli e che chi dovrebbe vigilare non lo fa".

Aveva già scritto il conslgiere Maurizio Acerbo

PD E PDL UNITI PER TOTO: APPROVATA NORMA NELLA LEGGE DI STABILITA’

Nonostante continui a spremere gli utenti dell’autostrada come limoni la politica abruzzese e nazionale continua a lavorare al servizio di Toto.

Non solo Pd, PDL e terzo polo tacciono sui continui rincari ma in Senato è stato 
inserito un comma ad personam nella legge di stabilità.

Per la precisione la norma pro-Toto è il comma 183 dell’articolo 1 della legge 228 del 24 dicembre 2012:

“183. In considerazione della classificazione delle autostrade A24 e A25 quali opere strategiche per le finalità di protezione civile per effetto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 ottobre 2003, e successive modificazioni, e della conseguente esigenza di procedere all’adeguamento delle stesse alla normativa vigente per l’adeguamento sismico e la messa in sicurezza dei viadotti sulla base dei contenuti delle OPCM n. 3274 del 2003 n. 3316 del 2003 e successive modificazioni, per l’adeguamento degli impianti di sicurezza in galleria a norma del decreto legislativo 5 ottobre 2006, n. 264, e successive modificazioni, per l’adeguamento alla normativa in materia di impatto ambientale e per lavori di manutenzione straordinaria delle dette autostrade, nonché per la realizzazione di tutte le opere necessarie in conseguenza del sisma del 2009, ove i maggiori oneri per gli investimenti per la realizzazione dei citati interventi siano di entità tale da non permettere il permanere e/o il raggiungimento delle condizioni di equilibrio del piano economico finanziario di concessione nel periodo di durata della concessione stessa, il Governo, fatta salva la preventiva verifica presso la Commissione europea della compatibilità comunitaria,rinegozia con la società concessionaria le condizioni della concessioneanche al fine di evitare un incremento delle tariffe non sostenibile per l’utenza”.

L’emendamento è stato introdotto in Senato e credo che sia facilmente ipotizzabile che la presentazione sia stata

bipartisan e non escluderei la paternità del duo Legnini-Tancredi magari con la collaborazione di Letta e Marini come

già accaduto per l’operazione Toto-Solvay a Bussi.

Nel mentre veniva votato questo provvedimento ovviamente Toto aumentava – come fa da anni – i pedaggi.

Ora è facile immaginare che otterrà anche un allungamento della durata della concessione per continuare a mungere

gli abruzzesi.

Le inchieste giudiziarie hanno ampiamente dimostrato i legami tra il gruppo Toto, la politica e la pubblica

amministrazione.

E’ francamente incredibile che norme di questo genere vengano inserite nella “legge di stabilità” senza che vi sia stata

alcuna informazione all’opinione pubblica.

Quando si votano emendamenti di questo tipo sarebbe doveroso fornire delucidazioni.

D’altronde la privatizzazione delle autostrade – che alla faccia della concorrenza ha creato monopoli privati – è

costellata di regali legislativi ai concessionari privati e di mancata vigilanza da parte di ANAS e Ministero.

Pochi sanno che grazie a una norma del 2009 targata Berlusconi ai gestori privati delle autostrade è stato concesso

anche di eseguire i lavori “in house”. Praticamente Toto, per fare un esempio, può affidare direttamente alle sue

imprese senza gara opere e lavori di manutenzione su cui poi si calcoleranno anche i pedaggi.

E’ evidente che la subalternità della politica a un potente gruppo imprenditoriale la pagano i cittadini con i continui

rincari.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

 


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