Puntualizzazioni sul ‘caso’ rifiuti pescaresi

12 Marzo 2012   20:37  

“Abbiamo rispettato l’impegno assunto con la città: oggi Pescara non si è risvegliata tra i rifiuti ma, al contrario, la nostra amministrazione è stata l’unica di tutta la provincia che ha effettuato regolarmente la raccolta e il conferimento del pattume, portando i nostri carichi presso l’impianto pubblico di Sulmona, una delle quattro discariche messe a disposizione dalla Regione Abruzzo. Per giorni abbiamo assistito in silenzio alle lotte sul ring tra coloro che erano certi che non saremmo riusciti a superare l’emergenza rifiuti, disegnando foschi scenari apocalittici per il capoluogo adriatico. Noi non abbiamo risposto, sopportando sciocchezze su sciocchezze, e abbiamo continuato a lavorare, a testa bassa, organizzando in 12 ore il servizio, grazie anche all’aiuto di Attiva. Ovviamente non è finita: affrontata la problematica più impellente, occorrono quelle soluzioni strutturali che spettano a Provincia e Regione e che, ancora una volta purtroppo, non sono di competenza del Comune di Pescara”. Lo hanno detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco riferendo degli ultimi sviluppi inerenti il ‘caso’ rifiuti determinato dalla chiusura, per saturazione, della discarica di Colle Cese.

“Previsioni sbagliate quelle di tanti nemici della città che per giorni hanno continuato a sostenere che Pescara oggi si sarebbe risvegliata in piena emergenza, tra sacchi di rifiuti sparsi ovunque, facendosi anche beffe del governo cittadino quando rassicuravamo il territorio circa l’individuazione di soluzioni alternative che ci avrebbero consentito di evitare un’emergenza – hanno ricordato il sindaco Albore Mascia e l’assessore Del Trecco -, ma, come sempre, il tempo è galantuomo e oggi Pescara, come previsto e preannunciato, è stata l’unica città della provincia ad aver effettuato regolarmente la raccolta dei rifiuti sull’intero territorio, raccolta partita a mezzanotte, come sempre, con il relativo trasporto del pattume presso l’impianto di Sulmona, uno dei quattro individuati dalla delibera regionale. I cittadini di Pescara non si sono neanche accorti che è stata chiusa la vecchia discarica, a differenza di quanto sta accadendo in altri comuni vicini, come Montesilvano o Spoltore, dove stamane i rifiuti non sono stati raccolti. Ovviamente non basta e non possiamo evitare alcune doverose considerazioni pratiche: Chieti resta la soluzione più idonea per il conferimento del pattume, per i costi, per la logistica e per la sua evidente prossimità. A noi non interessano i derby Pescara-Chieti, non ci appassionano le guerre di campanile: riteniamo assurdo che, in epoca di globalizzazione e di area metropolitana, qualcuno continui a dire ‘non vogliamo i rifiuti di Pescara’ o di altre città. Pescara, al contrario, ha sempre dato dimostrazione di apertura, disponibilità e solidarietà: lo abbiamo fatto accogliendo i rifiuti di Teramo, portati nella discarica presso cui si serviva il capoluogo adriatico e giunta a prematura saturazione proprio per l’ingente quantitativo di pattume accolto ogni giorno; e lo abbiamo dimostrato in occasione del terremoto de L’Aquila. Non ci appassionano le battaglie di campanile, ci appassionano invece le problematiche amministrative. Oggi è evidente che il provvedimento della Regione Abruzzo, pur fronteggiando l’emergenza più impellente, non dice l’evidente, ossia che è necessario andare presso l’impianto di Casoni, almeno fino a quando non ci saranno soluzioni strutturali che Provincia e Regione devono individuare, perché è bene ricordare che purtroppo, anche in questa occasione, l’amministrazione comunale non ha dirette competenze. Eppure l’amministrazione comunale di Pescara ha saputo mantenere, nei giorni scorsi, un profilo basso, senza lasciarsi coinvolgere in sterili polemiche strapaesane, lavorando a testa bassa, sino a sabato sera, grazie alla professionalità dei nostri dipendenti e della Attiva e, avuta la comunicazione ufficiale e definitiva circa la chiusura da oggi dellì’impianto di Colle Cese, in dodici ore abbiamo organizzato il servizio che oggi ci ha permesso di evitare, su Pescara, qualunque genere di emergenza igienico-sanitaria, sicuramente trovando una soluzione ‘tampone’, ma con un interlocutore interamente pubblico. Non accettiamo però quelle resistenze campanilistiche contro cui ci siamo scontrati negli ultimi giorni, perché qui non si tratta di un derby Albore Mascia-Di Primio”.

 


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