Nonostante ritenga largamente esaustiva la risposta data dal direttore della testata, come editore ha il dovere di intervenire su almeno un punto della discussione.
Vorrei precisare prima di tutto che la nostra web-tv si è sempre distinta per imparzialità e obbiettività ospitando le repliche anche di chi accecato dall’ira non ha usato parole consone al momento ed alle persone a cui si rivolgeva, l’educazione è una questione di stile ma purtroppo questa è una caratteristica sempre più rara in politica e nella vita di tutti i giorni.
In quest’ottica s’inserisce la pronta risposta dei quattro consiglieri CRAM, Augusto Cicchinelli, Gianfelice Angelone, Giovanni Margiotta, Angela Di Benedetto, che pensando che l’assessore Febbo non fosse sufficientemente all’altezza della situazione si sono improvvisati in una difesa che nella forma si rivela offensiva e nei contenuti catastrofica.
Lo zelo a volte gioca brutti scherzi a chi abituato ad ossequiare i potenti di turno dimentica il suo passato, in questo caso molto recente, fatto di riverenze e compromessi ad altra parte politica, contribuendo così a quel sistema causa dello sfascio economico che oggi ci si affanna a denunciare.
Dov’era la consigliera Angela di Benedetto quando nella precedente gestione si dilapidavano fortune? Perché non l’ha denunciato? Certo farlo oggi è facile ed in più si entra in sintonia con il nuovo corso.
Così non si và da nessuna parte, "Cari Consiglieri", chi vi ha eletto merita maggior impegno, anziché insultare noi che non abbiamo fatto altro che ricordare all’assessore Febbo le urgenze che angosciano la vita dei nostri corregionali all’estero, sarebbe stato utile un vostro protagonismo per la soluzione di altre problematiche.
Perché la vostra solerzia non si è manifestata per la soluzione del problema delle assicurazioni sanitarie da stipulare per gli abruzzesi indigenti residenti in Venezuela? Sono due anni che gli 80.000 euro stanziati non riescono ad arrivare a destinazione nonostante si fosse individuata già la strada da percorrere.
Aldilà delle facili dichiarazioni servono i fatti e i fatti ci dicono che se originariamente con quella somma si potevano stipulare ottanta polizze oggi forse se ne potranno fare la metà e chissà quante se ne potranno fare quando finalmente arriveranno i fondi.
Questo ed altri importanti temi vi impongono di essere obbiettivi ed imparziali, ossequiosi di una sola verità al servizio dei cittadini che vi hanno eletto. Da parte nostra continueremo come è nostro stile a pungolare, denunciare, stimolare, sempre orgogliosi della nostra indipendenza pronti alle scuse, se fosse necessario, nei confronti dei nostri lettori unici ad averne diritto.
Gianfranco Di Giacomantonio
