12 Maggio 2009 08:55
Quando in Italia si avvicinano le elezioni, e sui media si è obbligati a seguire le regole della par condicio, viene sempre fuori una gran confusione che crea vittime, anche insospettabili. L'ultima, in rigoroso ordine cronologico, è Beatrice Borromeo, ex collaboratrice di Santoro ad "Annozero". Luogo dello scandalo è la trasmissione di Daria Bignardi "L'Era Glaciale", nella quale sono stati intervistati sia lei che il vignettista Vauro. Motivo della loro presenza in tv, era la presentazione del libro scritto a sei mani (ha collaborato anche Marco Travaglio) dal titolo 'Italia Annozero'. A precise domande della conduttrice, la coppia ha espresso la propria opinione su temi scottanti di attualità come il caso Noemi-Berlusconi e lo stato della democrazia in Italia. Senza dire nulla di particolarmente scandaloso o, comunque, che non si sia già abbondantemente sentito in tv, sono stati censurati dal direttore di Raidue Antonio Marano. Il motivo di tutto questo? Quando esprimevano le loro idee, non c'era in studio nessuno che potesse controbattere. Principio sacrosanto se valesse per tutti. Ma non è così.
Nella stessa trasmissione, infatti, ha parlato anche il ministro Zaia, con tanto di fazzolettino verde a indicarne la provenienza politica, senza nessun esponente della fazione opposta. Quindi, se proprio vogliamo essere precisi (ma in Italia è praticamente impossibile), l'intervenmto del duo Borromeo-Vauro avrebbe semplicemente riequilibrato le sorti di una serata che piegava decisamente verso destra (ammesso che i due si identifichino necessariamente con la sinistra).
Il blocco censurato, assicura Marano, andrà in onda ad elezioni concluse. Quindi, da spietato censore il buon direttore si trasforma in garantista a posteriori. Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di dare voce a tutti. Così, vi proponiamo un'intervista ai due 'fuorilegge', in cui spiegano cosa è successo nella trasmissione galeotta, e perché potremo sentire le loro parole scomode solo a voto espresso.
Beato il paese che non ha bisogno di censurati.
