Quattro mesi dopo, casa e lavoro, costruire in bioedilizia

Puntata n. 138

08 Agosto 2009   10:07  

Nella puntata di questa settimana del nostro magazine non potevamo che ricordare la data del sei aprile, che rimarrà nella storia della città dell'Aquila; poi un servizio che ci porta allo stabilimento di Scoppito della Sanofi Aventis, azienda farmaceutica che sta relizzando abitazioni per ospitare i propri dipendenti rimasti senza casa dopo il sisma e un approfondimento sulla tecnologia della bioedilizia nella costruzione di abitazioni con struttura portante in legno che realizza la Wolf Haus.

L'AQUILA QUATTRO MESI DOPO
di Marco Signori

Era la notte del sei aprile. Agli occhi dei soccorritori che iniziavano ad arrivare da ogni dove la tragedia appariva subito nella sua dimensione. Il bilancio preventivato da una prima ricognizione aerea alle luci dell’alba parlava di numeri ben più grandi di quelli che poi si contarono alla fine.
Furono in tutto 307 le vite rimaste sotto le macerie della città, delle frazioni e dei comuni limitrofi, in un bilancio che si aggiornava di ora in ora, a partire dalle prime cinque vittime di cui parlavano le agenzie di stampa alle prime luci dell’alba del sei aprile.
La distruzione di Onna, coi suoi 41 morti, il clamoroso crollo della casa dello studente che ha portato con se 8 giovani vite, ma un intero territorio grande oltre 500 km quadrati e disseminato di paesini duramente colpito.
Settantamila gli sfollati, ad oggi ancora in oltre 20mila nelle tendopoli e trentamila fra abitazioni e alberghi della costa abruzzese.
Eccola L’Aquila oggi, a quattro mesi dal sisma che ha ridisegnato spazi e luoghi la città mostra ancora evidenti le sue ferite. Poco o nulla sembra essere cambiato da quel giorno.
Massima attenzione per quelli che i media di tutto il mondo hanno trasformato in simboli della tragedia. Ma poco più in là, dietro l’angolo e all’ombra dei riflettori tutto o quasi è come prima.
Oltre la rete metallica che delimita i pochi metri quadrati del centro storico per qualche ora al giorno aperti al pubblico, i vicoli, le piazze e gli scorci più belli della città sfigurata.
È tutto fermo nella zona rossa, fatta eccezione per qualche istituzione che sta iniziando gli interventi di recupero nel proprio palazzo, ed è tutto dimenticato nei paesi.
I centri storici dei borghi del cratere attendono in alcuni casi ancora i puntellamenti per dare modo ai terremotati al loro quarto mese in tendopoli, di recuperare magari un piccolo grande oggetto personale.
Mentre è diventato meta di pellegrinaggio il breve percorso della zona rossa riaperto lo scorso luglio, gruppi di turisti scattano foto alla città che probabilmente visitano per la prima volta.

CASA E LAVORO
di Filippo Tronca

Casa e lavoro. Sono almeno sula carta due diritti in un paese democratico. Nel cratere aquilano, all'indomani del sei aprile rappresentano due emergenze. L'azienda Sanofi Aventis, storica azienda farmaceutica che a Coppito ha uno dei cinque siti produttivi italiani ha inteso far fronte ad entrambi i bisogni, contribuendo concretamente alla ricostruzione della città e del suo tessuto sociale. E' rimasta infatti sul territorio, ha garantito già all'indomani d 6 aprile il ripristino della piena occupazione, confermando gli investimenti sul sito di Scoppito ha offerto una prima ospitalità ai suoi dipendenti. Ha allestito una tendopoli in cui hanno trovato ospitalità 100 tra dipendenti e familiari. E' soprattutto sta realizzando 120 moduli abitativi antisismici su cinque ettari presso la frazione casale di Coppito che un totale di 500 persone. Confortevoli case in legno, di dimensioni variabili dai 42 ai 62 metri quadri che diventerà entro l'estate la nuova casa temporanea per tutti i dipendenti senza tetto. Siamo andati a visitare il cantiere, qualche settimana fa e abbiamo intervistato il direttore dello stabilimento di Coppito Andrea Ruggeri.
Nel capoluogo sono a rischio o si sono già persi migliaia di posti di lavoro. Alcune aziende hanno usato il terremoto per ricattare la comunità locale secondo la poco dignitosa formula, se non non vi abbassate lo stipendio, andiamo via. La Sanofi Aventis ha scelto invece una strategia opposta attivandosi, come spiega l'amministratore delegato per l'Italia Lapeyre – per supportare i collaboratori residenti nelle zone terremotate, condividendone dolore, sgomento e soprattutto voglia di reagire''. Il radicamento della Sanofi Aventis nel territorio va infine ricordato è importante per la stretta sinergia che negli anno ha sviluppato con l'Università

COSTRUIRE IN BIODILIZIA
di Marco Signori

Calibrare la propria offerta alle esigenze del mercato, quindi conoscere le necessità dei cittadini ma anche farsi conoscere. Questo il principale obiettivo della Wolf Haus, la azienda altoatesina che nell'aquilano è impegnata anche nella realizzazione di una parte dei moduli antisismici del progetto C.a.s.e. per i terremotati.
Una due giorni è servita per illustrare materiali utilizzati e tecniche costruttive delle abitazioni in bioedilizia con struttura portante in legno.
In molti hanno risposto all'info day, curiosi di conoscere soprattutto i tempi di realizzazione e i vantaggi di queste abitazioni.
La seconda giornata invece è stata rivolta a tecnici e progettisti, per arricchire la loro professionalità e quindi poter divulgare le potenzialità di questa tecnica costruttiva.
Per fornire una efficace comunicazione e rendere trasparente ogni azione la Wolf Haus ha inoltre aperto il portale RiL'Aquila.it.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore