All'ordine del giorno anche la legge che consentirebbe all'Ater di Chieti di liberarsi del suo direttore da 324mila Euro l'anno.
Ovviamente i Consiglieri prenderanno lo stipendio fino a maggio, eppoi la "liquidazione", pari a una mensilità per ogni anno (circa 40mila Euro per chi ha fatto i 5 anni), ma, salvo sorprese, quella di martedì 15 aprile sarà l'ultima seduta di Consiglio regionale.
Oltre ad alcuni progetti di legge già inseriti, la Conferenza dei Capigruppo, convocata prima del Consiglio, dovrebbe accordarsi per far passare anche altri progetti licenziati dalle commissioni.
Tra questi, quello che consente alle Ater che ne abbiano la necessità (sicuramente Chieti) di dichiararsi in difficoltà economica e quindi, dopo aver azzerato i vertici amministrativi (direttore), poter destinare al risanamento economico parte dei proventi di vendite di immobili commerciali, alloggi fatiscenti e terreni non destinati all'edilizia popolare.
Il Presidente Chiodi nell'accomiatarsi polemicamente dal suo Assessore Di Paolo ("è un ottimo candidato per il centrosinistra"), salito sul camion dalfonsiano, ha dovuto riconoscere che la mancata riforma delle Ater (che Di Paolo voleva) è stato un errore.
Forse vorrà quindi impegnarsi affinché, seppur in extremis, la sua maggioranza metta una pezza su una vicenda vergognosa che vede il commissario nominato dalla sua Giunta all'Ater di Chieti, Marcello Lancia, arrestato per tangenti, concedere al proprio direttore, Ing.Recchione, un contratto da 324.000 Euro + premi, per amministrare 2.500 alloggi, quando il direttore dell'Ater di Milano, che amministra 80.000 alloggi, ne prende 170mila e Napolitano, come noto, non arriva a 250mila!
Mentre il direttore e tre dirigenti, uno dei quali coinvolto con il commissario Lancia nella storia delle tangenti pagate dal costruttore D'Alessandro, costando da soli circa 800mila euro l'anno, ossia quasi la metà di ciò l'Ater incassa annualmente per affitti, l'ente sprofonda in 7 milioni di euro di debiti!
Ovviamente il debito è stato accumulato nel tempo, per cui è anche legittimo chiedersi dov'era l'intera catena di controllo, interna ed esterna all'ente, soprattuto dov'era il Settore della Regione preposto alla verifica del bilancio delle Ater, considerato che in quella di Chieti la spesa per il Personale dopo il 2009 è letteralmente esplosa.
Tutte queste notizie sono pubbliche ed acquisite in sede di II Commissione consiliare, presieduta da Luca Ricciuti, durante una tumultuosa seduta alla quale, come ricorderete, abbiamo cercato di assistere, venendone invece espulsi.
L'attuale Commissario dell'Ater di Chieti, la Dott.ssa Gabini, cui va il merito di aver portato alla luce, non senza difficoltà, tutta la vicenda, se non passasse la legge all'esame del Consiglio, da martedì potrebbe trovarsi senza "munizioni" per avviare l'opera di risanamento e il Personale dell'ente senza....stipendio, visto che la Carichieti, tesoriere, ha chiuso i rubinetti.
In un Paese normale e in una Regione/regione normale non dovrebbero esserci dubbi su ciò che avverrà martedì in Consiglio regionale e invece pare che nemmeno tanto sotterranee manovre di lobby mirino a salvare il direttore di Chieti e il suo spropositato compenso.
Martedì ne sapremo qualcosa di più.