@ReportRai3 Difende Il #Madeinitaly: Al Centro Dell'Inchiesta Finisce #Gucci. E' Subito Polemica

Gucci: "Utilizzo Di Forza Lavoro Cinese A Basso Costo? Falso"

23 Dicembre 2014   11:12  

Report torna ad occuparsi dei grandi marchi del lusso.

Dopo Moncler, ed i presunti maltrattamenti alle oche per riempire i costosissimi piumini del noto marchio, questa volta nel mirino è finita la maison Gucci.

In particolare la trasmissione di Rai3 ha deciso di affrontare la questione che ha distrutto e sta distruggendo un patrimonio importante per il Made in Italy: l’artigiano in regola che viene sostituito con i più concorrenziali cinesi.

Parte della responsabilità di questo patrimonio dilapidato tocca a chi gestisce i marchi del lusso, in modo sempre più famelico e cercando di aumentare i propri fatturati a scapito di valori (anche economici) importanti.

Al centro dell’inchiesta è finito questa volta il marchio italiano Gucci, di proprietà del gruppo francese Kering che da dieci anni garantisce una filiera etica e controllata grazie alla certificazione SA8000 sulla responsabilità sociale.

Report è riuscita ad entrare “dentro” il sistema e osservarlo per 5 mesi.

Grazie alla denuncia di un artigiano e alle informazioni raccolte dal suo “socio” cinese, Sabrina Giannini per la prima volta svela come funzionano realmente le ispezioni di Gucci.

Ma la maison Gucci non ci sta e replica a Report:

Noi difendiamo il Made in Italy

Gucci si dissocia "nel modo piu' assoluto dai contenuti e dalla forma" del servizio di Report mandato in onda il 21 dicembre.

In una nota, il gruppo afferma che

La Gabanelli non ha mai posto a Gucci alcuna domanda pertinente su quanto da cinque mesi stava girando: telecamere nascoste o utilizzate in maniera inappropriata, solo in aziende selezionate ad arte da Report (3 laboratori su 576), non sono testimonianza della realta' Gucci

La società del gruppo Kering

depreca la rappresentazione che Report ha voluto dare di un'azienda che, contrariamente da quanto rappresentato, da anni sta operando per mantenere la produzione in Italia e percorrerà tutte le strade per tutelare i propri diritti, la propria immagine e il proprio marchio, nonchè il lavoro di oltre 45miola persone in Italia tra dipendenti diretti e filiera produttiva

Per Gucci il servizio ha accusato il gruppo

di consigliare l'utilizzo di 'forza lavoro cinese a basso costo'. Tutto cio' è falso e destituito di ogni fondamento e fortemente diffamatorio. Accordarsi a insaputa di Gucci con laboratori che utilizzano manodopera cinese a basso costo e non in regola ? sabotando i sistemi di controllo in essere ? è una truffa dalla quale Gucci si dissocia e che perseguirà in tutte le sedi

aggiunge la nota secondo la quale Gucci produce il 100% della pelletteria in Italia dando lavoro a oltre 7mila addetti tra fornitori di primo livello (1.981) e fornitori di secondo livello.

Di questi addetti, circa il 90% sono di nazionalita' italiana, mentre tutte le 576 aziende sono italiane.

Tutti i fornitori di primo e di secondo livello vengono regolarmente controllati (circa 1.300 verifiche l'anno, anche notturne) sul rispetto delle regole e il corretto trattamento delle persone.

 

LA PROPOSTA DI OCCHIO AL LOOK

Un look decisamente eccentrico, quello di Vittoria Ottaviano, noi ci mettiamo un tocco di romanticismo con questi vestitini....rigorosamente blu royal! 

  

    

  

 

   

   


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