Reti che liberano e il futuro in un fiore

28 marzo 2008 - Puntata numero 83

28 Marzo 2008   15:52  

In questa puntata di MAGAZINE 99 il convegno "La cooperazione sociale quale fattore determinante l'integrazione sociosanitaria", un modello di intervento a favore delle persone svantaggiate che a L'Aquila è una bella realtà. A seguire la valorizzazione del narciso nel arco regionale Sirente-Velino, per le sue proprietà farmacologiche e cosmetiche.

RETI CHE LIBERANO

Il convegno su cooperazione sociale e integrazione socio-sanitaria organizzato a L'Aquila dalla cooperativa Soledaria è stato un bel modo per celebrare i trent'anni della legge Basaglia, perché tema del partecipato dibattito sono state le concrete politiche territoriali che rendono effettivo lo spirito e l'attuazione della riforma psichiatrica, che presuppone lo spostamento dell'asse dall'ospedale al territorio, dall' esclusione sociale alla presa in carico della persona portatrice di bisogni, dall'approccio farmacologico all'inclusione sociale e lavorativa dei soggetti portatori di disagio.
Baricentro di questa rivoluzione copernicana sono a L'Aquila le buone pratiche rese possibili dalla nascita di una rete socio-sanitaria, costituita da Asl 04, Regione Abruzzo, Provincia e Comune dell'Aquila, Ministero della Giustizia, Casa circondariale Le Costarelle, banche, associazioni del terzo settore e cooperative sociali. L'esistenza di una rete è resa necessaria da un'evidenza: le esigenze di un soggetto portatore di bisogno sono di competenza di vari enti ed istituzioni, si pensi alla casa, all'assistenza medica, e a quella psicologica, ai trasporto pubblico, all'istruzione e via dicendo. Inoltre la presa in carico di un soggetto incentrata non sull'ospedale ma sulla società, impone giocoforza un approccio complesso con vari attori chiamati in causa.
Ruolo fondamentale nella rete è svolto dalle cooperative sociali, perché esse devono realizzare l'inclusione lavorativa dei soci svantaggiati. Ma a patto che le cooperative beneficiarie di appalti dagli enti coinvolti nella rete assumano con contratto nazionale i soci svantaggiati e siano capaci di offrire servizi qualificati e competitivi. Ha osservato a tal proposito l'assessore regionale Betty Mura: in Abruzzo ci sono 234 cooperative, ma molte sono troppo piccole e non retribuiscono equamente i soci svantaggiati che diventano invece il mero alibi per ottenere appalti diretti dagli enti pubblici.
E così il risultato sono servizi scadenti e soprattutto la mancata inclusione sociale e lavorativa dei soci, che da fine diventano mezzo.
Una buona pratica la offre a L'Aquila la coop. Soledaria, che sta portando avanti i primi progetti di lavoro in rete: infatti, vari enti territoriali e la Coop. hanno iniziato una collaborazione fattiva, creando una sinergia che consente agli operatori della Cooperativa stessa di lavorare con il supporto della struttura di appartenenza e con quello dell’Ente locale.
Non si riflette mai abbastanza sulla portata storica della riforma psichiatrica nota come legge Basaglia: le persone un tempo escluse dalla società a causa della loro patologia conducono oggi una vita normale, grazie ad un lavoro, ad uno stipendio, ad una casa, ad una vita affettiva e sociale. Grazie al lavoro congiunto di Enti e Cooperativa oggi a L’Aquila questo è possibile. Certo c’è ancora molto da fare ma i presupposti e la volontà ci sono.
Un progetto che fa capire cosa significa rete socio-sanitaria è quello che coinvolge a L'Aquila quattro detenuti a fine pena. La rete è in questo caso costituta da cooperativa Soledaria, questura, Comune dell'Aquila, Regione Abruzzo, Asl.
Da circa un mese i detenuti, per conto della coop. Soledaria, sono impegnati, per alcune ore al giorno, in lavori di giardinaggio nel parco di Collemaggio, bonificando aree di proprietà della Asl abbandonate da anni. Godono di una borsa lavoro, finanziata dalla Regione Abruzzo e sono costantemente affiancati da operatori sociali, fuori e dentro il carcere. Inoltre, due volte al mese e per otto ore, frequentano un corso di educazione alla legalità a cura della Questura dell'Aquila. Dopo il carcere, molti studi e statistiche lo dimostrano, gli ex-detenuti tornano a delinquere e ancora un volta dietro le sbarre, anche perche' è molto difficile per loro trovare un lavoro, o perchè semplicemente tornano a vivere nel loro quartiere degradato e a contatto con la vecchia cerchia di amicizie poco raccomandabili.
Un circolo vizioso che il progetto in corso vuole spezzare. Al termine della pena, infatti, se i detenuti, in base ai risultati del progetto, che si concluderà nel luglio 2008, saranno ritenuti idonei ed affidabili, verranno assunti dalla cooperativa Soledaria, ed avranno cosi' l'opportunita' di rifarsi davvero una vita, onesta e
gratificante. E a guadagnarci saranno utti.
La rete socio-sanitaria ha anche un obiettivo da realizzare sul piano della comunicazione: i progetti e più in generale il mondo della salute mentale dovranno essere raccontati, attraverso i giornali, le radio e le televisioni, al fine di raggiungere il maggior numero di cittadini. L'inclusione sociale ha infatti un grande nemico da battere, la diffidenza e lo stigma sociale, quasi sempre frutto di pregiudizio e di non conoscenza della reale natura delle cose.

(di Filippo Tronca)

SVILUPPO PROFUMATO

La fioritura del narciso che imbianca a primavera gli altopiani delle Rocche, narcisus poeticus, il suo nome scientifico, è forse uno degli spettacoli più suggestivi che offrono le montagne d'Abruzzo.
Ed è anche un appuntamento da non perdere la sfilata primaverile di carri allegorici, con cui a Rocca di mezzo il bianco fiore viene celebrato.
In un futuro prossimo grazie ad una convenzione stipulata tra Parco regionale Sirente Velino, Università dell'Aquila, Comune di Rocca di mezzo, il narciso potrà diventare anche una preziosa risorsa in virtù delle sue proprietà farmacologiche, e per l'utilizzo nell'industria cosmetica.
Sul narciso si potrà insomma sviluppare un bell'esempio di economia sostenibile, le premesse ci sono tutte. “Nei petali del narciso – ha spiegato il preside della facoltà di Biotecnologie dell’Università dell’Aquila, Arduino Oratore - ci sono circa 200 principi attivi, e molti altri sono nel bulbo. Lo studio avrà la doppia finalità di comprendere le caratteristiche intime del fiore che cresce sulla piana delle Rocche, per evidenziare eventuali differenze rispetto alle piante che crescono in altre regioni”. Ma già note ed apprezzate in particolare in Francia, le note di testa estratte dai petali, alla base di importanti profumi, Allo stato concentrato l'olio essenziale di narciso ha un odore terroso, di fieno, mentre diluito acquista una paradisiaca nota fiorita e speziata.
In campo farmacologico sappiamo già che la galantamina presente nel bulbo è un principio attivo per la cura del morbo di Halzeimer e il suo utilizzo è già in fase di sperimentazione presso l'ospedale San Salvatore dell'Aquila.
la convenzione prevede poi il coinvolgimento di giovani studenti del Corso di Laurea in Scienze Cosmetologiche ed Erboristiche dell'Università dell'Aquila, per attività di tirocini, esercitazioni, e campi scuola.

La riscoperta delle proprietà del narciso rientra, nel Parco regionale Sirente velino in una più generale politica di valorizzazione e tutela della biodiversità, già finanziata dalla Regione Abruzzo con 260mila euro. L´Arssa conserva nella banca del germoplasma di Sulmona 26 specie vegetali di origine autoctona: come aglio rosso, cinque varietà di patate, sei di frumento tenero, tre varietà di lenticchie, cinque di orzo. Sono in corso contatti con gli agricoltori locali che diventeranno custodi di questo tesoro, semplicemente seminando queste varietà. Nascerà poi una rete di campi-catalogo di piante arboree da frutto, giardini dedicati alle piante aromatiche, a quelle medicinali e tintoree. Nello stesso ambito è prevista la realizzazione di un giardino mitologico, un giardino medievale e un campo sperimentale permanente per la coltivazione di piante ad uso cosmetico o liquoristico come genziana, del genepi. Insomma, anche se un territorio non ha petrolio da estrarre dalle sue viscere e non è attraversato da autostrade o treni treni super sonici, può avere lo stesso buone chance di futuro.

(di Filippo Tronca)


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore