Sulle prime aveva pagato. Poi, dopo aver consegnato a un giovane studente extracomunitario circa settemila euro, si è ribellato.
Un sacerdote, stanco di essere ricattato con la minaccia di rendere pubblici alcuni sms a sfondo sessuale, si è rivolto alla Squadra mobile che ha arrestato in flagranza di reato, nei pressi del CC L'Aquilone dell'Aquila, il presunto taglieggiatore: lo studente extracomunitario, che aveva conosciuto il prete attraverso altre amicizie.
Quando il religioso ha presentato denuncia, l’estorsione andava avanti da un po’.
Il giovane aveva detto che gli sms a sfondo sessuale erano stati letti da alcuni suoi amici i quali avrebbero cominciato ad avanzare richieste di denaro per evitarne la divulgazione.
I pagamenti erano avvenuti e il conto in banca si era a poco a poco assottigliato: il sacerdote non sapeva più come far fronte al suo tormentatore.
Poi, vinta la vergogna per dover rendere pubblica una vicenda così scabrosa, si è diretto agli uffici della Squadra mobile della Questura per denunciare il taglieggiamento.