“Sono un tecnico non un politico” aveva ripetuto nei giorni scorsi il nuovo vice commissario alla ricostruzione Antonio Cicchetti, ma la sua figura continua a dividere centrodestra e centrosinistra.
Dopo che lunedì il Consiglio comunale dell'Aquila aveva votato un ordine del giorno che ne chiede la revoca, ieri il Consiglio regionale è andato nella direzione opposta, bocciando un analogo documento presentato da Acerbo di Rifondazione.
Il primo a maggioranza centrosinistra, il secondo a maggioranza centrodestra; le votazioni dei Consigli comunale e regionale fanno assumere alle nomina di Cicchetti una valenza politica. E l'entità del compenso che percepirà, 2000mila euro l'anno, non aiuta a placare gli animi.
Il voto di ieri con il quale l'Assemblea ha liquidato la vicenda della nomina del manager dell'Università Cattolica era stato preceduto dalla solidarietà espressa a Cicchetti dal presidente della Provincia Del Corvo e dalla sua vice Di Nino. Da Chiodi, un appello a restare uniti rivolto alla comunità aquilana.
E tornando all'assise civica di stamani centrodestra e centrosinistra sulle barricate rispetto alla verifica dell'attuazione del programma di mandato del sindaco Cialente, contenuta nella periodica relazione della Commissione di Garanzia e controllo.
Nelle interviste Fabio Ranieri (Pd), Enzo Lombardi (Pdl), Enrico Perilli (Prc).