Ricostruzione e scaricabarili: opposizioni contro Berlusconi

08 Luglio 2010   15:27  

Non si fanno attendere, in clima politico sempre più incandescente, le reazioni politiche alle affermazioni di Silvio Berlusconi, secondo il quale ''noi abbiamo fatto un intervento immediato dopo il terremoto ed e' stato efficacissimo, ora la ricostruzione spetta alle autorita' locali".

"Il governo - ha aggiunto il premier - deve dare i finanziamenti, cosa che e' stata fatta. I fondi sono a disposizione del Comune dell'Aquila e della Regione e sono questi enti a doverli trasformare in realizzazioni concrete. C'era il problema della zona franca ed è stato rafforzato, c'era il problema dei prelievi fiscali alle imprese e un risultato è stato raggiunto , la sospensione dei mutui è stata presa in considerazione con l'accordo con l'Abi. Avevamo detto che sulla restituzione, oggi prevista in 60 rate, c'era un'intesa con il ministero dell'Economia che sarebbe stata prorogata e dilazionata in 10 anni e con l'annuncio di Letta si è confermato tutto''.

Lolli: ''Smetta di parlare di miracoli''

"Vorrei chiedere al presidente del Consiglio di evitare di continuare a parlare in questo momento di miracoli e di occuparsi di cose piu' terrene". Lo ha detto in una nota Giovanni Lolli, deputato del Pd.
"All'economia dei territori colpiti dal terremoto in Abruzzo devono essere riservate le stesse condizioni previste per tutti gli altri terremoti; in particolare la restituzione delle tasse non pagate 12 anni dopo e al 40 per cento, cosi' come lo stesso governo Berlusconi ha deciso lo scorso anno per Marche, Umbria e Molise", ha sottolineato, "non capiamo perche' non debba essere cosi' anche per l'Abruzzo".
"Per quanto riguarda le risorse che sarebbero tutte disponibili, il premier lo vada a dire agli albergatori che hanno ospitato, durante l'emergenza, migliaia di sfollati e alle ditte che hanno lavorato per i puntellamenti e che aspettano ancora di essere pagati", ha sottolineato.
"Infine, a proposito di ricostruzione, in tutti gli altri territori colpiti da terremoti i governi che hanno affrontato l'emergenza hanno garantito agli enti locali e ai cittadini una legge per la ricostruzione in grado di chiarire diritti, doveri, responsabilita' e risorse certe, spendibili e non sulla carta", ha ricordato, "questo, nel caso dell'Abruzzo non c'e'. Perche'?".
"Chiedo al presidente del Consiglio e a tutti gli altri esponenti politici di evitare di fare diventare il terremoto oggetto di polemica politica e di lavorare insieme ascoltando prima di tutto chi vive ogni giorno i problemi sul territorio, e per cio' li conosce bene, al fine di trovare le soluzioni migliori possibili", ha concluso.


Donadi: ''Vergognoso scaricabarile''

"Sono vergognose le parole del presidente del Consiglio che con incredibile faccia tosta continua a raccontare bugie e a non mostrare nessun rispetto per i terremotati d'Abruzzo". Lo ha dichiarato in una nota Massimo Donadi, presidente dei deputati di IDV.
"Prima si e' messo il berretto in testa e le lacrime d'ordinanza ed e' andato in terra d'Abruzzo ha fatto il salvatore della patria, ora gioca allo scaricabarile rovesciando le sue colpe sugli enti locali", ha aggiunto.
"La citta' de l'Aquila e' morta e gli abitanti dispersi come in una dolorosa diaspora", ha aggiunto, "dire che la ricostruzione spetta a enti locali e' un insulto a chi in quella drammatica vicenda ha perso tutto, figli, padri, genitori e la speranza di un futuro".

Belisario: ''Da chansonnier di Arcore il solito teatrino''

"Lo chansonnier di Arcore straparla anche oggi perche' i sondaggi che lo riguardano sono sempre piu' neri. O e' vittima di un'insolazione oppure, cosa piu' probabile, cerca di fare, senza riuscirci, il solito penoso teatrino 'salva Governo' ". E' il commento del senatore Felice Belisario, presidente del gruppo Italia dei Valori a Palazzo Madama alle dichiarazioni di Berlusconi.
"Quella sul terremoto e' la peggiore strumentalizzazione di un presidente del Consiglio nella storia d'Italia", ha aggiunto, "il premier di oggi, in chiara difficolta', e' lo stesso uomo che ha detto: 'Rifaremo l'Aquila piu' bella in 4 anni', lo stesso che ha spostato il G8 dalla Maddalena all'Aquila al solo scopo di farsi pubblicita', lo stesso che, sempre a favore di telecamere, ha consegnato case della Croce Rossa, frutto della solidarieta' degli italiani, prendendosi meriti che non gli spettavano, lo stesso che davanti ai giornalisti aveva detto che non avrebbe lasciato nessuno solo. Infatti gli aquilani ieri hanno pensato di fargli compagnia sotto Palazzo Grazioli".
"Di tutto hanno bisogno gli aquilani - ha concluso Belisario - meno che di un'altro schiaffo in faccia da parte di chi crede di governare questo Paese con le bugie". (AGI) Com/Sab

 


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