Rilancio commerciale dell'asse viario quello di corso Vittorio Emanuele per il sindaco Mascia

21 Maggio 2013   19:33  

“Sul progetto di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele non aspetteremo che i commercianti vengano in Comune, ma saremo noi ad andare in piazza, con tanto di banchetto e gazebo per portare i progetti e le carte a casa dei residenti e dei commercianti. E’ evidente che su quell’intervento, che non è una pedonalizzazione, ma nel caso una riorganizzazione complessiva della viabilità, che vedrà al centro la filovia, c’è da un lato molta disinformazione, dall’altro la strumentalizzazione politica di coloro che da quattro anni si sono iscritti al ‘partito del non-fare’. La nostra maggioranza di governo si è schierata da anni dalla parte di chi vuole costruire per lo sviluppo della città, e non di chi vuole demolire, e siamo consapevoli che, una volta illustrato, il 99 per cento dei cittadini sarà favorevole a quel cantiere che sarà la chiave di volta per il rilancio commerciale, sociale e urbanistico dell’asse viario”. Lo hanno detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore alla Riqualificazione urbana Berardino Fiorilli in merito all’intervento di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele.

“Purtroppo – ha detto il sindaco Albore Mascia – mi rendo conto che su quell’intervento c’è ancora molta confusione, nonostante il progetto sia disponibile da mesi nei nostri uffici, a disposizione di chiunque voglia vederlo, studiarlo, capirlo, e nonostante la massima disponibilità sempre data dalla nostra amministrazione per mostrare le planimetrie. Leggo oggi che quell’intervento non va fatto perché a Pescara non ci sono i parcheggi, e ancora in tanti non si rendono conto che gli stessi parcheggi delle aree di risulta, circa 3mila posti auto a disposizione nel cuore commerciale della città, anche nel periodo natalizio non si riempiono mai più del 70 per cento, quindi i parcheggi ci sono, magari potrebbero essere a silos, ma già ci sono. Chiaramente dalle forze politiche dell’opposizione è già partito il gioco strumentale del massacrare il progetto per il solo gusto del non-farlo-fare alla maggioranza di governo, ma comunque va chiarito che nell’intervento non si parla di ‘pedonalizzazione’, ma nel caso di una ‘limitazione’ del traffico che vuole valorizzare le attività esistenti, partendo dalla filovia che sarà al centro della nuova viabilità alternativa.

L’esperienza ci dice che una razionalizzazione del traffico è la carta vincente per il rilancio delle stesse attività commerciali, e via Roma, via Trento, la stessa via Firenze ne sono la dimostrazione chiara. Non solo: eventualmente le zone pedonali rendono le nostre strade più vivibili e commercialmente appetibili anche per gli utenti, ovviamente riorganizzando la viabilità tutt’attorno. Io penso che se oggi volessimo riportare le auto in via Roma o via Firenze, residenti e commercianti salirebbero sulle barricate contro un’idea tanto malsana, dunque noi andiamo avanti, realizzando quello che è un punto strategico del programma di governo sottoscritto dalle forze politiche che nel 2009 hanno siglato l’intesa e sono convinto che molte resistenze verranno a cadere dinanzi alla positività dell’iniziativa”.

“Non aspetteremo che i commercianti di corso Vittorio Emanuele vengano in Comune – ha aggiunto l’assessore Fiorilli -, ma saremo noi ad andare in strada, in piazza, con i nostri banchetti per raccontare la verità su un progetto di riqualificazione straordinario, andremo da ogni singolo commerciante, oggi spaventato in modo ingiustificato, per mostrargli le carte, per mostrargli quell’intervento, su cui oggi si stanno dicendo molte inesattezze, e che incrementerà solo la qualità della vita portando economie nel corso. Noi non ci schieriamo dalla parte di chi vuole bloccare, in modo pregiudiziale e politicamente strumentale, qualunque progetto teso a garantire sviluppo, solo perché lo ha pensato il centro-destra. Trascorreremo i prossimi giorni sulle strade a illustrare i dettagli delle opere previste che riscuoteranno il 99 per cento dei consensi, un progetto che, va ribadito, una volta ultimato non escluderà, paradossalmente, comunque l’eventuale passaggio delle auto”.


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