Rimpasti e pasticci al Comune dell'Aquila

In uscita Celi e Tarquini,in entrata Fanfani e Bruno

02 Gennaio 2009   13:57  

Inizierà mercoledì prossimo l'atteso confronto nella maggioranza di centro sinistra che guida il Comune dell'Aquila dal quale dovrebbe uscire una giunta quasi completamente ridisegnata.

L'Epifania tutte le feste porterà via e con esse anche numerosi assessori sul cui operato in molti hanno avuto da ridire. E alcuni vorrebbero far ripartire la coalizione da quella “Unione” che appena un anno fa portò a palazzo Margherita Massimo Cialente con una stragrande maggioranza, che oggi del tutto incomprensibilmente sembra molto ridimensionata.

Dopo l'assessore Di Cocco , dimessosi nei giorni scorsi, sembrano sulla via di casa le due donne Roberta Celi e Luigia Tarquini, entrambe quota Pd, partito che dovrebbe rinunciare alla sua cospicua presenza in giunta per dar spazio agli alleati che non hanno alcun assessore.

È il caso del Partito socialista, irremovibile nella sua richiesta di una presenza nell'amministrazione attiva, per la quale sembra attendere fuori la porta l'ex consigliere regionale Marco Fanfani.

Rientrerebbe nei ranghi dopo la costante critica, di fatto opposizione nei confronti del sindaco anche Sinistra democratica , che pone come condizione per l'ingresso in giunta l'attribuzione della delega all'urbanistica, per la quale c'è in serbo il nome dell'architetto Marino Bruno, ma che il vice sindaco Riga , Pd, non sembra voler mollare. La risorsa del partito è rappresentata da Giustino Masciocco, che tutti vedevano come naturale assessore al bilancio, ma che non lascia il Consiglio per non ridimensionare la rappresentanza di Sd nell'assise: al suo posto entrerebbe infatti Ranieri del Pd.

Il dibattito mediatico si è poi incentrato su un eventuale allargamento della maggioranza all'Udc, allargamento solo formale, perchè il gruppo di centro, oggi inesistente, sarebbe ricostituito da un'emorragia di consiglieri del Partito democratico (Vincenzo Rivera), uniti ad alcuni del gruppo civico di "Abruzzo democratico", espressamente facente riferimento a Mimmo Srour, senza dunque alterare numericamente la maggioranza. L'ex assessore regionale sembra poi in fase di allontanamento dal Pd, i suoi rapporti mai interrotti con Mastella, sembra lo riportino in casa Udeur.

Rivendica un assessore anche il consigliere Giampaolo Arduini, ultimo baluardo dell'Udeur in Comune; e come non tener conto del consistente risultato dell'Italia dei Valori alle ultime regionali.

(MS)


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