Rinasce dalle proprie ceneri Abruzzo24ore.tv

Terremoto

11 Aprile 2009   11:55  

La notte del 6 aprile 2009 rimarrà per moltissimi anni nelle angosce di molti aquilani, come gli altri anche noi di Abruzzo24ore.tv abbiamo avuto paura per noi e per le nostre famiglie.
Un piccolo tremore, un rumore, un luogo chiuso fanno subito riaffiorare il ricordo ancora fresco dell'immane disastro subito, quella notte, ce ne scuseranno i nostri lettori noi siamo stati innanzitutto uomini, padri di famiglia, madri e figli, sarà forse poco professionale, ma sicuramente umano.

Abbiamo pensato alla sicurezza nostra e dei nostri cari in primis, ci siamo precipitati, come tutti, in strada col solo telefonino (chi è riuscito a prenderlo) e col pigiama in una fredda notte di inizio primavera, le notizie che ci arrivavano erano frammentate e disordinate e ci siamo trovati nell'impossibilità di fare il nostro mestiere.
La nostra redazione centrale è in via Aldo Moro, una zona colpita a "macchia di leopardo", ma purtroppo i server non rispondevano e non ci siamo azzardati ad entrare nel locale per riattivarli abbiamo deciso che il rischio fosse eccessivo.
Non ci siamo persi d'animo, attraverso i nostri redattori "fuori sede" Giovanna Di Carlo e Francesco Balzano abbiamo subito iniziato una lunga diretta, tutt'ora attiva, per cercare d'informare della gravità degli avvenimenti e della situazione che stava vivendo la nostra città.
Ho ricevuto la chiamata del Presidente Chiodi verso le 4.00 del mattino che attraverso il suo segretario mi chiedeva da dove poter passare per entrare in città e coordinare con la Protezione Civile i primi soccorsi, poi un susseguirsi di direttori di altre testate, come Rete 8, con la quale collaboriamo da tempo, ma anche i TG nazionali come Rai, Mediaset e La7.
Questa volta però l'unica troupe che abbiamo potuto far "uscire" era composta dai nostri due giornalisti aquilani Filippo Tronca, che negli ultimi giorni ha cercato di trovare ciò che non si vede nei TG nazionali, ma che è ugualmente importante e Marco Signori addentro ai problemi della città e dell'università.
Poi la fuga dalla città, la famiglia innanzitutto, chi a Teramo, chi sulla costa, chi a Roma, chi è rimasto in provincia ma si è molto allontanato, ma anche chi come Alessandro Di Giacomantonio e Filippo Tronca sono restati a documentare e ci hanno dato la possibilità di fornirvi uno spaccato che non fosse TV del dolore che ha infestato i canali nazionali e spesso locali, ma fosse informazione vera, utile prima che d'effetto (anche noi siamo stati letteralmente presi d'assalto da visite oltre ogni record, ma cosa vuoi che ce ne importi di fronte a tutte le vittime, agli sfollati, alla città letteralmente caduta!).

A cinque giorni ci siamo riorganizzati
, facciamo pratica col telelavoro, chiavette internet nel portatile e tutti al lavoro!

Certo i danni ci sono stati, solo grazie al sangue freddo del nostro capo tecnico Diego Lepiscopo siamo riusciti a recuperare qualcosa dallo studio, molto è andato distrutto, molto sarà da riorganizzare, ma tutto lo staff è in salvo con le proprie famiglie al seguito e questo è ciò che importa.

Da oggi rinasce Abruzzo24ore.tv con tutti i "nostri" presenti sl campo, dal Venezuela, freschi reduci da un documentario sulle rive dell'Orinoco, il nostro editore Gianfranco Di Giacomantonio e Raul Rodriguez, dall'Aquila Alessandro Di Giacomantonio e Filippo Tronca, dal resto d'Abruzzo, ma tutte le mattine nella nostra vecchia sede dell'Aquila Diego Lepiscopo,Massimiliano Nibid, Stefania Ricci, Alessia Bonaduce ed il sottoscritto.

Un appello va poi a tutte le istituzioni, non dimenticatevi di nessuno, neanche di noi, la stampa libera, la stampa locale, la stampa che vive e lavora sul campo, quella della verità che vince sul sensazionalismo, quella del sacrificio e della passione e non del guadagno e dello share, la stampa locale quella che resterà qui a lavorare e che non se ne andrà appena, purtroppo, altre "notizie bomba" si affacceranno all'orizzonte.

Nonostante disagi, paura e perdite tecnologiche siamo ancora qui e lo saremo ancora per molto, saremo presenti quando ci sarà da attribuire le colpe e, credeteci, ci impegneremo anche noi a trovarle, ci saremo quando si dovrà demolire e poi ricostruire e vorremo vedere come si ricostruirà, ci saremo per fare il nostro lavoro, ci saremo perchè non ci siamo sentiti mai tanto aquilani in vita nostra!

 

la redazione di Abruzzo24ore.tv

 


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