Riordino Province, il Pd teramano rilancia dopo il Cal: "Ci batteremo per un'unica provincia"

27 Settembre 2012   13:53  

"Siamo a favore dell'istituzione in Abruzzo di una provincia unica e andremo avanti in tutte le sedi con questa proposta". È quanto ha dichiarato il segretario provinciale del Partito Democratico Robert Verrocchio, nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina presso la sede del Pd provinciale di Teramo, a seguito della decisione del Consiglio per le Autonomie Locali (Cal) di proporre al consiglio regionale abruzzese l'istituzione delle due province di Pescara-Chieti e L'Aquila-Teramo.

"Crediamo che la nostra proposta sia la più seria e responsabile, che guarda sia al mantenimento dei servizi per i nostri cittadini sia ad una drastica riduzione dei costi amministrativi", ha aggiunto Verrocchio. "È chiaro che la proposta di Brucchi è impraticabile. Noi vogliamo difendere davvero Teramo, e vogliamo farlo attraverso idee innovative e che incidano sulla sostanza delle cose, non con idee usate come bandierine. Se fosse istituita una provincia unica, si potrebbero liberare molte risorse a favore della collettività, faremmo rimanere i servizi sul territorio ed eviteremmo le spinte centrifughe di molti territori, che già in questi giorni stanno venendo fuori - ha proseguito il segretario - Ci chiediamo perché il nostro presidente della Provincia, Valter Catarra, abbia deciso di non andare a sostenere la proposta del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, e soprattutto ci chiediamo quale sia l'opinione sulla questione del governatore Gianni Chiodi, di fronte ad una legge che sta mettendo in discussione i servizi per i cittadini teramani e che sta gettando nel caos un'intera regione. È inconcepibile che dopo settimane di discussioni Chiodi non faccia ancora sapere nulla e che non abbia neanche tentato una mediazione tra i vari territori".

La proposta del Pd teramano vede in Abruzzo un'unica provincia, suddivisa nei sette sub-ambiti dell'Aquila, Avezzano, Sulmona, Teramo, Pescara-Chieti, Lanciano e Vasto.

"L'ipotesi di riordino delle province passata ieri al Cal è chiaramente un'ipotesi minoritaria, perché ha ottenuto solo otto voti su venti - ha dichiarato il capogruppo provinciale del Pd Ernino D'Agostino - È un'ipotesi che divide l'Abruzzo, e a questo punto invitiamo alla riflessione tutti gli attori politici, istituzionali e sociali, perché il rischio è quello di una disarticolazione del nostro territorio. In consiglio regionale e in Parlamento i nostri rappresentanti difenderanno la proposta di istituire una provincia unica. Per come ne sono stati ridisegnati i compiti, le province non hanno più alcun motivo di esistere, ed è per questo che riteniamo la nostra proposta anche come un momento imperdibile per ridisegnare la nostra struttura regionale. Ci sarebbe una drastica riduzione dei costi amministrativi, perché da quattro enti provinciali si passerebbe a uno, liberando risorse a favore dei servizi per i cittadini".

"Il Cal ha dimostrato di non voler abolire le province", ha invece affermato il sindaco di Pineto Luciano Monticelli, uno dei quattro membri teramani del Cal. "Nessuno si è preoccupato di difendere la nostra provincia, e invece è passata la forza prorompente di Pescara e Chieti".

"Voglio chiedere agli assessori regionali della provincia di Teramo cosa pensano di questa proposta", ha affermato il consigliere provinciale del Pd Renzo Di Sabatino, anch'egli presente alla conferenza stampa. "Di fronte ai compiti delle province per come sono stati ridisegnati, noi crediamo che l'abolizione sia la soluzione migliore. A Brucchi che accusa il Pd di non aver difeso la nostra provincia, io chiedo al sindaco se vuole cominciare a difendere davvero Teramo oppure se vuole continuare a far finta. L'istituzione di un'unica provincia, con un ambito teramano, è la proposta che meglio difenderebbe i servizi per i cittadini eliminando quelli che sono i veri sprechi". 


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