''Riperimetrazione della Riserva del Borsacchio: un regalo alla lobby del cemento''

19 Marzo 2012   13:47  

Riceviamo da Pio Rapagnà, dell'associazione Città per Vivere e pubblichiamo: 

''La vicenda della Riserva Naturale del Borsacchio sta assumendo contorni “paradossali”, con evidenti inversioni di ruoli, funzioni, competenze e responsabilità, che rischiano di “cancellare” anni ed anni di impegno, anche “trasversale”, da parte dei Cittadini di Roseto e di quei Comitati spontanei il cui unico ed esclusivo scopo è sempre stato ed è quello di “preservare” un patrimonio ambientale unico e irripetibile, aldilà delle rispettive ideologie e appartenenze politiche o di partito.

Perciò, quanto sta accadendo in questi ultimi mesi a Roseto, a Giulianova e al Consiglio regionale dell'Aquila, in merito alla “riperimetrazione” dei confini della Riserva e alla “cancellazione totale” della Riserva stessa, ha il sapore amaro di una vera e propria “beffa”: sembra “incredibile”, ma se non si verifica una “urgente” inversione di rotta e di comportamenti da parte di tutti i principali “protagonisti” di tale sceneggiata teatrale, gli effetti dannosi saranno irreversibili e devastanti.

Molto “preoccupante” appare, al riguardo, la modalità di inversione dell'ordine dei lavori seguita dalla 2^ Commissione regionale di giovedì scorso a L'Aquila e la decisione di approvare, in fretta e furia e "anticipandone" la discussione, proprio la Proposta di Legge del Consigliere Rabuffo di modifica del perimetro della Riserva Naturale del Borsacchio, di votarla in pochi secondi e in "assenza" di tutti i Consiglieri di opposizione.

Però, c'è un però grande come una casa: affinché quanto accaduto potesse verificarsi, era strettamente necessario:

1- che i Consiglieri della maggioranza presenti si fossero messi tutti d'accordo prima dell'inizio della riunione della Commissione;

2- che tutti i Consiglieri di opposizione fossero "assenti" al momento dell'inizio della seduta e della votazione della proposta di modificare l'ordine dei punti in discussione;

3- che i Consiglieri di maggioranza presenti al momento avessero avuto, tra l'altro, il tempo di esaminare e votare le modifiche "migliorative" di cui parla il Consigliere Maurizio Acerbo nel suo comunicato alla stampa;

4- che eventuali Consiglieri di opposizione presenti, non avessero fatto nulla quantomeno per il rispetto dell'ordine del giorno, vista l'assenza dei Consiglieri di opposizione che avrebbero dovuto o potuto opporsi. E' chiaro che un tale accanimento verso una Riserva Naturale evidenzia quanto forti siano gli interessi speculativi sottesi.

La lobby del cemento, in questa fase, ha avuto modo di allearsi con quella del petrolio. Chi aveva la responsabilità e la competenza di nominare gli Organi di Gestione ed approvare il PAN prima di ogni eventuale modifica del perimetro originario della Riserva?

Perchè le Amministrazioni Comunali di centro-sinistra di Roseto e Giulianova, e nemmeno la Provincia di Teramo lo hanno fatto nei tempi e nei modi previsti dalla Legge istitutiva della Riserva? Oggi è chiaro a tutti che se la Lista Civica Città per Vivere avesse vinto le elezioni ed eletto il nuovo Sindaco, a Roseto le cose sarebbero andate molto ma molto diversamente.

Purtroppo, moltissimi tra i “protestanti” di questi giorni, hanno allora preferito votare, sostenere o addirittura "apparentarsi" proprio con coloro che erano e sono contro la Riserva!

Per questo , nel caso il Consiglio Regionale approvi l'abrogazione totale della Riserva (proposta Venturoni-PDL) o ne modifichi il perimetro attuale (proposta Ruffini-PD e altri e Rabuffo-FLI e altri), l'orientamento di Città per Vivere, è quello di promuovere un "Referendum Regionale abrogativo" della Legge di cancellazione o di riperimetrazione.

 


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