Riserva Bosco di Don Venanzio: il bosco sui terrazzi fluviali

28 Febbraio 2012   10:45  

A due passi dal mare, il Bosco di Don Venanzio, così chiamato dal nome dell'ultimo proprietario, Venanzio Di Virgilio che nel 1986 lo cedette al comune di Pollutri, è uno degli ultimi lembi di foresta planiziaria della costa adriatica, 78 ettari protetti dal 1999 con l'istituzione della Riserva.

Attorno alla seconda metà dell'800 la costruzione della ferrovia adriatica richiese una gran massa di traversine in legno e il sacrificio di molti alberi. Al taglio sfuggì questa parte di bosco lungo il basso corso del fiume Sinello che ospitava una rara formazione forestale a farnia e frassino meridionale, considerata di grande interesse dagli studiosi.

Il bosco sorge su di una serie di terrazzi fluviali a quote via via decrescenti

Le specie arboree più importanti sono presenti nel secondo terrazzo e sono il Cerro, la Farnia, il Carpino bianco e il Frassino. Vi sono esemplari di alberi che arrivano a fiorare i 25 metri d'altezza. All'interno del Bosco ed anche nella parte di fiume che lo attraversa sopravvive un delicato ecosistema, nelle acque del Sinello possiamo trovare Brasche, Ranucoli, Sedano d'acqua, Crescione. Vi sono colonie sommerse di vegetazione che conferiscono alle acque il caratteristico colore verde-azzurro. La fauna della zona è rappresentata dai vari uccelli migratori frequenti nelle zone costiere temperate, da volpi e tassi, oltre che talpe e ricci.

Non lontano dalla Riserva si trova l'antico nucleo murato di Pollutri con il suo castello medioevale.

Circa la nascita di Pollutri, le leggende, tutte frutto della fantasia popolare, sono molte. Quella più conosciuta fa riferimento ad un principe longobardo che aveva deciso di costruire un paese laddove avrebbe ritrovato un puledro smarrito. In realtà le cose andarono diversamente. Nel 568 d.C. i Longobardi, sotto la guida del re Albano, scesero in Italia alla ricerca di nuove fonti di sostentamento e con una rapida campagna di guerra occuparono il settentrione d'Italia, e poi la Toscana, l'Abruzzo, il Molise, la Campania e la Basilicata.

Caratteristico di Pollutri è il forte e antico culto per san Nicola. Forse perchè nel 1300 sule rive del Sinello esisteva una chiesa dedicata al Santo e la statua lignea di San Nicola, mete di pellegrinaggio e fervente devozione popolare


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