Risoluzione per la Burgo oggi in Consiglio regionale

Rifondazione propone mobilitazione cittadina

27 Maggio 2008   08:00  

Impegna "il Presidente della Regione a seguire direttamente la delicata vicenda della 'Cartiera Burgo' di Chieti Scalo adottando ogni utile iniziativa tesa a garantire la salvaguardia dei posti di lavoro" la risoluzione urgente che il Consigliere Regionale Liberato Aceto (Udeur - Federazione di Centro) presenterà nel corso della seduta del Consiglio Regionale convocato per stamattina. "Mi auguro - ha dichiarato il Consigliere Aceto, che da tempo interviene sulla vicenda - che il Presidente Del Turco, in virtù dell'ormai imminente e devastante chiusura della storica 'Cartiera Burgo' di Chieti Scalo, dall'alto della sua autorevolezza si adoperi fattivamente e in prima persona per scongiurare la perdita di ulteriori posti di lavoro nella nostra Regione". "A tutti i rappresentanti politici - ha continuato Aceto chiedo vivamente di evitare qualsiasi strumentalizzazione su questa delicata vicenda. L'impegno deve essere comune, concreto e sinergico. L'obiettivo, infatti, di garantire la stabilità dei posti di lavoro delle maestranze della Burgo deve essere assolutamente raggiunto".

Il segretario provinciale del Prc di Chieti, Alessandro Feragalli, invita ad "una lotta vera, che impegni tutta la città per impedire la chiusura della Cartiera Burgo", che occupa 300 persone. "La via istituzionale è necessaria - ha aggiunto - ma ad essa non possono affidarsi le sorti di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie. C'é bisogno di rivendicare con forza la funzione sociale dell'impresa che non può essere guidata dalla sola idea del profitto. Il sito scalino è perfettamente in grado di stare sul mercato ed anzi ha dimostrato di poter diventare luogo importante per nuove produzioni, grazie alla versatilità e alle capacità dei lavoratori. Queste risorse vanno sfruttate a favore del territorio, abbandonato dalle imprese produttive ed invaso dai centri commerciali". Secondo Feragalli "intorno alla Cartiera si gioca il futuro della città, che può diventare l'area del terziario consumistico e della precarietà o può diventare il luogo armonico della cultura, dell'Università, dei servizi ma anche della produzione di beni". "Gli interessi speculativi nell'area - ha concluso - hanno preso il sopravvento, come era facile prevedere. Di fatto si è proceduto a un mutamento di destinazione della zona e gli amministratori, quando non sono stati complici, non hanno avuto la capacità di capire cosa stesse realmente accadendo".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore