menu
sezioni
Palazzo Ardinghelli fu edificato a metà del settecento ovvero con la ricostruzione della città che seguì il sisma del 1715. Commissionato da nobili fiorentini deve, o doveva, il suo pregio al loggiato, ai porticati, agli stucchi e ai dipinti dell'artista veneziano Vincenzo Donnini.
Il terremoto del 2009 a palazzo Ardinghelli ha inferto danni tremendi. Un'intera ala è crollata, il resto si regge in piedi solo grazie ad un imponente e costosissimo intervento di puntellamento e imbragatura.
Fortuna vuole però che a differenza di altri beni culturali aquilani, Palazzo Ardinghelli sia stato adottato dal Governo russo, che con 7,2 milioni di euro, di cui tre già versati nelle casse del Commissario, finanzierà il complesso intervento di ricostruzione e restauro.
Oggi a L'Aquila per tale ragione è arrivata una delegazione del governo russo composta dal funzionario dell'ufficio presidenziale Serguei Bolkhovitch e da Maxim Dulian, funzionario dell'ambasciata. Un gruppo di progettazione, ha spiegato loro il vice-commissario per i bene culturali Marcello Marchetti, sta completando il suo lavoro, ed entro un mese si potrà indire un bando di gara europeo, i cantieri potrebbero dunque partire entro l'estate.
Palazzo Ardinghelli, abbandonato da anni, ben prima del sisma, una volta riportato all'antico splendore diventerà sede della Soprintendenza delle Belle Arti.
Per le altre decine e decine di palazzi e chiese da ricostruire rimasti orfani di aiuti di paesi stranieri, promessi al G8 e poi rimangiati, bisogna sperare nei fondi del governo italiano. Il vice-commissario Marchetti è ottimista e annuncia che a breve partiranno i lavori al teatro comunale e al teatro san Filippo.
La Russia restaurerà anche la Chiesa di San Gregorio Magno a San Gregorio, quasi completamente distrutta, ed è in preparazione il bando per un concorso di idee, che contiene i criteri a cui i progettisti dovranno attenersi.
Servizio di Filippo Tronca
Riprese Diego Lepiscopo
Montaggio Marialaura Carducci