Roberto Straccia, la sorella a Mattino5: "Qualcuno gli impedisce di parlare"
"Qualcuno gli impedisce di parlare, di mettersi in contatto con noi" a parlare è Lorena, la sorella di Roberto Straccia, lo studente universitario marchigiano scomparso da diversi giorni a Pescara.
Alle telecamere di Mattino5, la trasmissione di Canale5 condotta da Federica Panicucci Lorena, spiega il timore della famiglia per un possibile rapimento.
La conduttrice, Federica Panicucci ha invece spiegato che gli inquirenti al momento, stanno indagando seguendo la pista dell'allontanamento volontario.
"Era uscito come fa sempre, portando con sè solo l'ipod e le chiavi - ha ricordato la sorella - Lui è uno sportivo, gioca a calcio. Va sempre a correre".
"Quel giorno si era allontanato per andare a correre come fa sempre - ha spiegato Angelo, coinquilino di Roberto da quattro anni - E mi disse che sarebbe tornato dopo un'ora. Quella sera avevamo la cena natalizia con gli amici per scambiarci gli auguri prima di tornare a casa".
A ricordare quella sera è anche Mario, il papà di Roberto "Roberto aveva quella cena e quando prende un impegno lo porta sempre a termine. E quella sera aveva un impegno preciso: se avesse avuto un ritardo avrebbe avvisato. Quando dà la parola, mantiene ciò che promette".
Intanto i cani delle unità cinofile delle forze dell'ordine che stanno svolgendo le indagini hanno fiutato le tracce del ragazzo lungo il ponte del Mare, giungendo fino a piazza Primo maggio.
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SCHEDA
ROBERTO STRACCIA, giovane di 24 anni di corporatura normale, statura 165, occhi neri e capelli neri, è scomparso da Pescara il 14 dicembre 2011.
Indossava: Maglia della tuta blu, pantaloncini rossi marca Adidas, calzettoni neri, cappellino nero.
Originario di Moresco (Ascoli Piceno), frequenta l'università di Pescara, dove sta per laurearsi in lingue. Nel pomeriggio del 14 dicembre è uscito di casa alle 14:40, come al solito, per andare a fare footing sul lungomare. Ha preso la direzione nord verso Montesilvano e alle 14:42 è stato ripreso da una telecamera del porto turistico. Non è più rientrato e non ha dato notizie. Di solito percorre il lungomare, arriva a una fontana in piazza Salotto, alla "Nave di Cascella", dalla quale inizia il centro di Pescara, e poi torna indietro. Non ha con sé né il cellulare, né i documenti, ma solo la chiave di casa.
