Rocca S. Giovanni. Pd contro la ''cementificazione'' della costa

...Ma Sindaco e maggioranza smentiscono

08 Gennaio 2009   06:53  
La notizia è stata pubblicata dal Giornale della Frentania. Nell'articolo il Pd di Rocca San Giovanni attacca aspramente l'amministrazione comunale in relazione al "progetto di riqualificazione" della spiaggia libera situata in zona La Foce, ritenuto dall'opposizione per niente rispettoso del profilo ambientale e paesaggistico dell'area in questione, nota in Abruzzo come una delle località marine più belle della Costa dei Trabocchi. Il Pd scrive:  “Come un regalo sotto l’albero portato nottetempo da babbo natale, l’amministrazione comunale di Rocca San Giovanni, nell’ultima seduta del consiglio comunale, ha presentato un voluminoso faldone sul completamento degli impianti sportivi in località foce già completati da tempo e mai entrati in funzione. Un’amministrazione diversa o un’amministrazione normale avrebbe attivato una commissione per discutere e sviscerare tutti i dubbi, legittimi, che questo intervento comporta, una così cospicua urbanizzazione di 9.000 mc con 60 miniappartamenti stravolge il senso finora conosciuto dell’unica nostra spiaggia libera, la foce”.

GLI EMENDAMENTI PRESENTATI DALL' OPPOSIZIONE

Sono tre gli emendamenti salva ambiente avanzati dall'opposizione alla maggioranza in sede di Consiglio Comunale. Volti a stemperare il forte impatto ambientale dell'intervento pubblico voluto dalla giunta nella zona lido di Rocca, sono stati tutti respinti. Il primi due richiedono la revisione della parte di progetto relativa alla costruzione di "palazzine a due piani e mezzo" da insediare sulla costa, descritte dalla minoranza come altamente "impattanti", e pertanto da ridimensionare(1° emendamento), e realizzare tramite utilizzo di materiali ecologici e installazione di pannelli fotovoltaici (2° emendamento). La terza correzione proposta dalla minoranza si riferisce invece all’istituzione di un canone annuo di 10 mila euro, basato sulla considerazione che "le opere che il comune ottiene, un piazza ed un pennello a mare, sono effettivamente inferiori al valore del terreno che il comune cede".

Il rifiuto di tali varianti da parte della maggioranza ha innescato la protesta del Pd, il quale ha espressamente accusato l'amministrazione comunale di andare contro i valori ambientalisti comunemente riconosciuti al piccolo centro in provincia di Chieti, e di utilizzare i "soldi della comunità" per costruire opere a prevalente vantaggio del settore privato incaricato di realizzarle: "Non siamo un comune bandiera blu e ci fregiamo di essere comune riciclone e comune ambientalista?? L’emendamento, inspiegabilmente, viene respinto e vota a favore il solo assessore all’ecologia, il vicesindaco De Palma Camillo, che evidentemente ha capito ciò di cui si stava parlando. [...]Il terzo emendamento viene respinto in blocco e il consigliere di minoranza passato alla maggioranza, Michele Alfino, motiva il suo voto contrario con: “altrimenti il privato non ha nessun interesse ad investire in quella zona”,come se l’interesse del pubblico sia favorire il privato, siamo alla follia pura".

LA RISPOSTA DELLA MAGGIORANZA

La maggioranza del consiglio comunale di Rocca tuttavia non si riconosce nei panni di "cementificatrice" di spiagge, ed in risposta alla polemica sollevata dall'opposizione elenca -in una nota diffusa ieri sera dal Comune- una ad una le operazioni previste dal progetto tanto discusso da Pd e ambientalisti.
Il programma d'intervento pubblico prevede il completamento degli impianti sportivi, la realizzazione di parcheggi pubblici, la riqualificazione dell’area a mare con idonea pavimentazione in pietra, arredi e conseguente trasformazione da parcheggio a piazza,  e infine la formazione di scogliera a difesa della foce del fosso esistente (per impedire il continuo interrimento e ristagno di acqua in prossimità della spiaggia).

L'apporto del settore privato dovrebbe invece riguardare la realizzazione di un "villaggio turistico a destinazione esclusivamente ricettiva di tipo “aperto”, con la disponibilità per l’Amministrazione comunale di utilizzare parte delle strutture del villaggio per la valorizzazione delle risorse economiche locali" come spettacoli, promozione di prodotti enogastronomici e artigianali. Sempre secondo quanto descritto dalla maggioranza le struttura dovrebbe sorgere a più di 160 metri dalla spiaggia, situata in modo tale da risultare invisibile sia dal tracciato ferroviario che dal mare, causa "l’orografia dell’area e la presenza del rilevato stradale della SS16 Adriatica".

L'area in questione, precedentemente destinata alla ricezione del turismo è, ad oggi, volta all'edificazione di “Attrezzature Sportive Pubbliche”. L'intervento, in linea con le "possibilità insediative previste per tale zona dal programma”, si estende per circa 93 mila mq ulteriori, e limita l'altezza dei fabbricati a non più di 6 metri. Si tratta di una zona esterna alle aree tutelate dalla legge regionale n°2 del 2008, le manovre connesse alla "tipologia, categoria ed entità" delle opere previste inoltre, non sono comprese tra quelle descritte "nell'elenco B  di cui all’art. 23 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152, per cui non occorre nessuna verifica di Valutazione d’Impatto Ambientale". “Questo – conclude con ironia il Primo cittadino di Rocca– "tanto perché stiamo stravolgendo e cementificando la Foce …”.

LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO GIANNI DI RITO

Le dichiarazioni del Sindaco Di Rito in relazione al progetto di rivitalizzazione dell'area circostante il lungomare Foce rincarano la dose già fornita dagli uomini della maggioranza: "Si dice che noi vogliamo cementificare la Foce … ma forse questo problema era da porsi qualche anno fa, quando le amministrazioni di sinistra guardavano positivamente all’insediamento di grandi operatori turistici nella stessa area, per nulla interessati alla cosa pubblica. La realtà è una sola – continua Di Rito– noi non stiamo stravolgendo assolutamente nulla, come vogliono far credere queste persone. Tutto ciò che è previsto nel progetto, peraltro preliminare, quindi soggetto a verifiche e migliorie, rientra nel nostro piano di sviluppo ecosostenibile, come dimostrano anche tutti gli studi ambientali che abbiamo fatto realizzare per il caso. Uno sviluppo che porterà ovviamente enormi vantaggi all’economia locale. E’ banale ripeterlo, ma l’Amministrazione non ha alcun interesse ad avvantaggiare i privati. Anzi, con questo tipo di progetto ci siamo tutelati, poiché siamo noi a stabilire le linee-guida".

Nella sua esternazione contro le accuse mosse dal Pd, il Sindaco di Rocca San Giovanni ha sostenuto l'urgenza di una vera e propria "marina" per il piccolo centro che governa, unico paese della Costa dei Trabocchi ad esserne privo. Il villaggio contemplato nel programma di rilancio del lungomare Foce approvato di recente dalla maggioranza, risulta in effetti non poco ambizioso: 5 complessi residenziali, 60 appartamenti, anfiteatro, area sportiva con piscina, palestra e campi da tennis. E a chi teme che la deturpazione della splendida spiaggia libera presenti un costo ben maggiore degli introiti che il villaggio turistico porterà a privati e Comune, Di Rito risponde descrivendo con fare estatico le “grandi aree verdi”, i “sentieri naturalistici”, i “chioschetti”, il torrente finalmente bonificato che sfocia pulito nel mare, e le opere di difesa marittima che dovrebbero rendere possibile un ipotetico attracco …


 

Giovanna Di Carlo

 

 


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