MILANO - uno spettacolo indecoroso quello che ha "regalato" l'attacco della Roma nella gara persa a Milano con l'Inter.
La squadra della capitale di per se non ha demeritato contro i nerazzurri, ma in attacco c'è stato il baratro tra la forza e la scaltrezza di Icardi e delle sue 17 reti in campionato e le "0" del giallorosso Doumbia.
L'argentino, prima di firmare la rete del successo, ha sprecato diverse chance. Ma poi, a forza di provarci, ha deciso il match. L'ivoriano, entrato prima del recupero e quindi mossa della disperazione, non ha fatto nemmeno in tempo a toccare il pallone. La lazio, senza giocare, resta seconda e ringrazia.
Una Roma che già alla fine del primo tempo è spaccata in due e senza fiato. Una preparazione atletica, quella di Garcia, che ha premiato nella prima metà del campionato, ma che ora latita e penalizza fortemente la Roma che saluta il secondo posto e la Champions.
L'Inter, a quel punto, gioca in contropiede e non ne approffitta. Anzi Ibarbo prende il palo, a conferma che l'iniziativa, grazie al dinamismo di Nainggolan, è solo giallorossa.
La rosa non è all'altezza e ormai è chiaro anche alla proprietà. Bisogna ripartire da zero, sistemando tutti i reparti. Con titolari di primo piano e non più comparse.