Rossini: ovvio che il processo sui crolli resti a L'Aquila

28 Settembre 2010   17:28  

"Per me e' stato normale apprendere che la Cassazione abbia rigettato le istanze di traferimento in altra sede, dei processi sui crolli, non c'erano gli elementi per ottenere un risultato diverso". Lo ha detto oggi il Procuratore capo della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini che insieme al pm Fabio Picuti coordinano i filoni della maxi-inchiesta sui crolli dei 200 edifici finiti sotto inchiesta, commentando la decisione della Settima sezione penale della Corte di Cassazione che ha respinto, per il crollo della Casa dello Studente, l'istanza di rimessione ad altro giudice avanzata da due degli undici imputati del crollo della palazzina, nell'udienza preliminare tenutasi nel giugno scorso. In particolare i legali di Claudio Botta (progettista della struttura) e Pietro Sebastiani (presidente della Commissione di collaudo) avevano chiesto la rimessione ad altro giudice con trasferimento del processo a Campobasso perche' all'Aquila, secondo gli indagati, nell'inchiesta sul terremoto, non ci sarebbe il clima sereno per andare avanti col processo. I supremi giudici hanno dichiarato inammissibile anche il ricorso presentato per il crollo del Convitto nazionale in cui morirono tre studenti. (AGI)


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