Salvare l'orso vaccinando i cani da pastore: l'iniziativa di Salviamo l'Orso e Regione Abruzzo

Già acquistati 500 vaccini, ne servono in totale 7000

21 Giugno 2013   12:58  

Salviamo l’Orso, in collaborazione con la Regione Abruzzo, ha recentemente acquistato 500 vaccini per fronteggiare la recente epidemia di cimurro nell’area di presenza dell’orso bruno marsicano.

I vaccini, donati al Parco Regionale Sirente Velino e all’Azienda Sanitaria Regionale del Molise, saranno utilizzati dal personale veterinario degli Enti coinvolti per vaccinare i cani degli allevatori ed evitare cosi possibili contagi alla già esigua popolazione dell’orso marsicano, tra le specie a maggior rischio di estinzione in Italia.


Nell’ambito dello svolgimento dell’Azione C2 del LIFE ARCTOS “Conservazione dell’orso bruno: azioni coordinate per l’areale alpino e appenninico”, l’Associazione “Salviamo l’Orso” in collaborazione con l’Ufficio Conservazione della Natura della Direzione Affari della Presidenza e Parchi della Regione Abruzzo, si è offerta di collaborare alla campagna di sensibilizzazione “Il cane…il miglior amico dell’orso” e all’iniziativa di invitare i proprietari dei cani degli allevatori presenti nell’area di presenza dell’orso, a vaccinare i propri animali e a non lasciarli liberi se non sotto stretto controllo.

"La tutela della residua popolazione di orso bruno marsicano -spiegano Stefano Orlandini presidente di Salviamo l’Orso e Antonio Sorgi direttore della Direzione Parchi, Territorio, Ambiente, Energia- è legata anche a una corretta gestione sanitaria degli ambienti nei quali questa specie sopravvive. La scarsa variabilità genetica e il numero esiguo di esemplari che costituiscono la popolazione di orso bruno marsicano fanno si che abbia una scarsa capacità di adattamento a variazioni ambientali improvvise, una delle quali può essere rappresentata proprio dall’introduzione di nuove malattie o dalla maggiore aggressività di malattie già presenti.

La campagna di sensibilizzazione “Il cane…il miglior amico dell’orso” è stata ideata e realizzata dall’Ufficio Conservazione della Natura della Direzione Affari della Presidenza e Parchi della Regione Abruzzo nell’ambito dell’Azione C2 “Implementazione programma di gestione sanitaria del bestiame domestico” del LIFE ARCTOS, in collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ottenendo il patrocinio della FNOVI (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Veterinari Italiani).

I costi dei vaccini, per i cani degli allevatori, saranno sostenuti dall’Ufficio Conservazione della Natura della Regione Abruzzo con fondi del LIFE ARCTOS non appena risolti i tempi tecnici per indire un bando di gara che permetta di acquistare circa 7000 vaccini con cui cercare di limitare la diffusione di agenti patogeni dai cani all’orso. La somministrazione dei vaccini verrà effettuata grazie alla collaborazione con i Servizi veterinari delle ASL e con quelli delle Aree Protette.

Pertanto “Salviamo l’Orso”, per poter iniziare immediatamente le vaccinazioni abbattendo i tempi tecnici, ha già acquistato ulteriori 500 dosi di vaccino adatto per la vaccinazione contro Cimurro, Epatite infettiva, Parvovirosi e infezioni respiratorie sostenute da Adenovirus tipo 2 e seguendo le indicazioni del piano predisposto dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise di Teramo e in accordo con l’Ufficio Conservazione della Natura della Regione Abruzzo ha donato i vaccini in due aree prioritarie per le vaccinazioni: l’Area Contigua molisana del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e il Parco Regionale Sirente Velino".


"Al momento -spiegano ancora Orlandini e Sorgi- le vaccinazioni sono già iniziate grazie alla disponibilità del Dr. Antonio Liberatore, medico veterinario Dirigente dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise nell’area del comune di Pizzone e della Direzione del Parco regionale Sirente Velino tramite il Dr. Giuseppe Cotturone, medico veterinario libero professionista collaboratore del Parco Regionale del Sirente Velino nell’area dei comune di Ovindoli, Celano e Aielli.

L’orso bruno marsicano è una “specie ombrello”, necessita di habitat vasti e articolati per poter sopravvivere, quindi le azioni di gestione sanitaria rivolte a questa specie avranno ricadute positive anche sulla conservazione delle altre specie selvatiche (in primis il lupo) e domestiche che vivono nello stesso contesto ambientale e daranno anche indicazioni sanitarie utili per la gestione delle attività umane tradizionali, come la zootecnia.
La tutela dell’orso bruno marsicano è interesse di tutti, ognuno di noi può fare qualcosa di concreto, iniziamo vaccinando i nostri cani.


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