Salvatore Parolisi, le lettere all'amante: "Tu ed io, due cuori e una capanna"

29 Marzo 2012   10:37  

L'impianto accusatorio nei confronti di Salvatore Parolisi, nell'ambito dell'omicidio Rea, si arricchisce costantemente di nuove lettere che fanno parte della fitta rete epistolare tra il caporal maggiore e l'amante [OBLIO], successiva alla morte della donna.

Ti ho chiesto di cancellare i nostri contatti su Facebook e sul telefonino perchè non volevo che la nostra frequentazione uscisse fuori” scrive Parolisi alla donna. “Non ho mai dubitato di te. Ti ringrazio per essermi vicina e credere in me..Sentirti anche per pochi minuti è stata l’emozione più forte che ho vissuto negli ultimi mesi..Questa lettera è per te con cui vorrei passare ogni giorno”.

Parolisi, in queste lettere, parla del suo amore per l'amante e non nasconde le sue serie intenzioni nei confronti della loro relazione. “..per te con cui vorrei condividere ogni mio pensiero. Per noi che il nostro incontro possa diventare la realtà della nostra vita, senza più incomprensioni, parole buttate al vento. Solo tu e io nella nostra casetta, come due cuori e una capanna”.

Gli inquirenti sono convinti che questo scambio epistolare vada a rinforzare l'ipotesi del movente passionale.

Intanto emergono anche altri particolari riguardanti i primi giorni successivi all'omicidio. A Folignano, il paese alle porte di Ascoli in cui Parolisi abitava con la moglie, l'invasione di giornalisti nel periodo del ritrovamento del corpo, spinse molti abitanti del borgo a farsi intervistare. Una testimone ricorda come Parolisi avvicinò un suo vicino di casa e gli disse: “Parlate gratis? Ma fatevi pagare, così con i soldi andiamo tutti a Cuba”.

Il processo riprenderà domani, quando Parolisi tornerà davanti al giudice Marina Tommolini.


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