Sanità Abruzzo, Marsilio sfida le opposizioni: “Deficit sotto controllo, niente commissariamento”

06 Agosto 2025   14:40  

In Consiglio il presidente Abruzzo difende la gestione sanitaria: parla di deficit moderato, scontro con opposizioni e dati positivi da ricerca nazionale Crea Sanità.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha respinto con forza le accuse delle opposizioni sul presunto rischio di commissariamento sanitario, definendolo una “bufala”, durante la discussione sull’assestamento del bilancio regionale. Ha sostenuto che il problema del deficit sanitario riguarda quasi tutte le Regioni italiane, sia di centro‑destra sia di centro‑sinistra, citando il caso della Lombardia, che pur disponendo di oltre 22 miliardi di finanziamenti non registra più un avanzo come negli anni precedenti, ma solo un pareggio.

Marsilio ha chiarito che il disavanzo abruzzese si mantiene attorno al 2‑3%, ben al di sotto della soglia del 5% che fa scattare il commissariamento, e ha invitato la minoranza a evitare polemiche che rischiano di danneggiare la fiducia nei medici e operatori sanitari. Nel 2024 il passivo era salito da 46 a circa 70 milioni entro l’anno, ma già al secondo trimestre del 2025 si attestava a un deficit di 46 milioni, con previsione di chiusura inferiore rispetto al periodo precedente.

Il governatore ha annunciato che il 17 settembre sarà divulgato uno studio del Centro CREA Sanità, che colloca la sanità abruzzese al secondo posto in Italia per efficienza, qualità e assistenza. Ha inoltre ricordato le 2.000 nuove assunzioni e la stabilizzazione del personale precario, sottolineando che mantenere ospedali aperti e posti letto disponibili comporta costi decisamente maggiori rispetto a chiudere servizi, pratica adottata in passato dalle precedenti amministrazioni politiche che, secondo lui, hanno puntato a far “quadrare i conti con corsie vuote”.

Secondo i dati riportati dall’opposizione, il tendenziale del disavanzo per il 2025 ha già superato 128 milioni, con almeno 65 milioni di deficit certificato nei primi sei mesi, e il sistema sanitario regionale sarebbe in stato di collasso, tra carenze negli Essenziali livelli di assistenza, mobilità passiva e lunghe liste d’attesa. Critiche a cui Marsilio ha risposto denunciando un clima di demagogia politica, attribuendo le responsabilità sui tagli all’opposizione e ai precedenti governi regionali.

A chiusura, Marsilio ha richiamato il lavoro in corso nella Conferenza Stato‑Regioni con l’obiettivo di ottenere una ripartizione più equa del fondo sanitario nazionale, fondamentale per sostenere servizi essenziali senza sacrificare ulteriormente altri settori regionali.

Il confronto in Aula è stato acceso e prolungato, segnato da una maratona notturna che ha visto il via libera all’assestamento di bilancio dopo l’esame di 57 emendamenti, inclusi tagli per circa 46 milioni di euro destinati a contenere il disavanzo sanitario, mitigati da un piccolo “tesoretto” di risorse aggiuntive per settori strategici.


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