Sanità, Mascitelli: "Bilanci nascosti e taroccati"

05 Aprile 2012   13:59  

"Il governatore Chiodi ha una interpretazione del tutto personale del suo ruolo di Commissario ad acta che non ha precedenti in nessuna altra regione d'Italia. La Puglia ed il Piemonte, ad esempio, pur avendo sottoscritto i Piani di Rientro, hanno evitato di ricorrere al commissariamento e tutti gli atti sono all’insegna della massima trasparenza e pubblicità. Non è così nella nostra regione dove la stessa Agenzia Sanitaria Regionale è all’oscuro dei processi di budget e di contabilità sanitaria”. Questo è il commento del senatore Alfonso Mascitelli, segretario regionale dell’IdV, sulle ultime dichiarazioni del Presidente Chiodi in materia di sanità.

“L’unica informazione che piace a Chiodi – continua Mascitelli - è quella di poter comunicare i titoli dei presunti pareggi di bilancio nei conti della sanità, senza fornire nessuna completa documentazione a sostegno delle sue dichiarazioni, accessibile a chi ha il ruolo istituzionale di svolgere una funzione di controllo, in violazione anche con quanto espressamente previsto nel Programma Operativo 2010.

Il risultato è che nelle pieghe del presunto pareggio si possono nascondere molti artifici contabili. Oltre alle spese non conteggiate della mobilità passiva, il cui conto slitta in media a due anni dopo, si aggiungono le risorse per la medicina di base disposte con delibera Cipe e non utilizzate a pieno per dirottarle sul disavanzo, e poi i 47 milioni dell’assicurazione privata del San Salvatore dell’Aquila che sono stati utilizzati per il ripiano dei deficit della Asl, o le risorse sottratte ai fondi Fas e che dovrebbero essere reintegrate secondo gli impegni presi, o per non parlare dei 250 milioni di euro promessi per i nuovi ospedali e svaniti nel nulla.

Il dato di fondo è che hanno provveduto soltanto ai tagli di spesa su servizi e reparti ospedalieri, in assenza di riforme strutturali contestuali negli altri settori della sanità, per cui la eventuale riduzione delle maggiori tasse sarà fatta, quando sarà fatta, solo a scopi elettoralistici, in quanto non appena si farà a meno dei 129 milioni di maggior gettito tributario, i conti della sanità confermeranno subito un nuovo deficit.

Non so Chiodi – ha concluso il senatore – a quale studio commerciale abbia fatto pratica, ma dovrebbe sapere che i bilanci della sanità vanno letti e analizzati nel rapporto complessivo costi/benefici, che è cosa completamente diversa dai parametri che hanno presentato al tavolo del Ministero dell’Economia”.


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