Sanità, Palomba: "regolamentare la libera professione"

06 Marzo 2012   10:45  

"Si liberalizza tutto e poi si vuole impedire ai medici di aiutare i malati dopo l'orario di lavoro in ospedale. Faccio davvero difficolta' a capire certe scelte, dettate piu' dalla politica che dalla logica". E' il commento del consigliere regionale Paolo Palomba (Idv) a quanto il Governo centrale si appresta a fare in materia di sanita' con il decreto milleproroghe.

L'esponente politico dell'Idv, gia' vicepresidente della commissione Sanita' della Regione Abruzzo, spiega che "il pericolo e' di avere, anche in campo sanitario, due Italie, una in cui i medici possono accontentare i propri pazienti effettuando l'ambulatorio "privato" negli ospedali di appartenenza, ed una in cui questo diritto viene negato, perche' gli ospedali non sono in grado di assicurare l'intramoenia e quindi la libera scelta del paziente.

Mi associo al presidente Di Pietro che ha parlato di soluzione maldestra, inadeguata ed inefficace poiche' anziche' garantire il rapporto fiduciario e storico tra medico e paziente, lo sostituisce con quello inaccettabile tra istituzioni e paziente.

La libera professione e' un diritto, quindi va rispettato e assicurato. Bisogna pero' regolamentarlo con norme ferree ed inderogabili attraverso una verifica scrupolosa della produttivita' in ospedale, a maggiori controlli sull'adeguatezza degli ambulatori e prevedendo sanzioni severissime, fino alla sospensione e alla perdita del posto di lavoro, per i medici che non emettono le ricevute sul bollettario dell'azienda. La nostra - rileva Palomba - non e' la difesa di una categoria, ma e' la difesa ad oltranza della meritocrazia e del diritto alla salute dei cittadini"


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