Scandalo dragaggio: la Provincia incontra Arco Consumatori

15 Novembre 2012   15:47  

Un incontro con Arco Consumatori per parlare del dragaggio del Porto di Pescara, lo ha tenuto questa mattina la VI Commissione Consiliare permanente (ambiente – sanità – caccia e pesca) in Provincia di Pescara, presieduta da Roberto Pasquali.

“La priorità è riattivare il Porto canale di Pescara, con un intervento risolutivo – ha detto Pasquali - che possa consentire non solo alla marineria pescarese di riprendere le proprie normali attività, ma anche di ragionare nel lungo periodo per uno sviluppo completo che guardi alla movimentazione delle merci, alla circolazione dei passeggeri, quindi, all’utilizzo del Porto, nel modo più consono per un’area transfrontaliera, per una città moderna e aperta come Pescara.

Arco, ha posto delle problematiche inerenti l’impatto ambientale e i disagi al traffico che deriverebbero dal dragaggio del porto canale, laddove i fanghi successivamente dovessero essere conferiti presso un’idonea discarica da individuare, presumibilmente, nel territorio provinciale. Le valutazioni di Arco consumatori sono del tutto legittime e fondate e saranno oggetto di approfondimento da parte di questa commissione – conclude il presidente” .

“Il traffico veicolare derivante dallo smaltimento di 200mila metri cubi di fanghi – ha dichiarato Franco Venni, segretario nazionale Arco Consumatori – così come previsti nell’avviso di gara del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, movimenterebbe, nel tempo stabilito di 120 giorni, cento camion al giorno, h24.

Questo – continua il segretario – comporterebbe grosse emissioni di pm10 e co2, oltre all’intasamento delle vie scelte per il trasporto, penalizzando anche l’attività economica delle aree interessate. Arco, propone che non vengano precluse, dal bando di gara, soluzioni alternative che smaltiscano in loco i fanghi, producendo energia e occupazione, utilizzando dunque sistemi diversi”.

Per Camillo Sborgia “lo smaltimento così come concepito porterebbe i fanghi in luoghi, dove le amministrazioni Comunali della provincia di Pescara hanno già dato parere negativo al loro accoglimento; c’è stata – prosegue il consigliere Idv – una mia mozione, votata all’unanimità, proprio in tal senso. Dobbiamo guardare allo sviluppo del Porto di Pescara e non fossilizzarci solo su soluzioni temporanee”.

 


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