Sciacalli, i cittadini si organizzano: ma non chiamateci ronde..

07 Ottobre 2009   17:15  

"Non chiamatele 'ronde', il termine non mi piace, dite pero' che stiamo pensando di formare dei gruppi di cittadini per controllare il paese durante le ore serali, quando gli operai delle ditte edili se ne vanno e si vedono furgoni che iniziano a girare per il paese. Qui non ci sono volanti ne' servizi di vigilanza anti-sciacallaggio e adesso che il campo ha chiuso e la gente se ne sta andando, temiamo per la sicurezza delle nostre cose". A lanciare l'allarme sul pericolo sciacalli e' Stefania Maurizio, cittadina di Castelnuovo di San Pio alle Camere (L'Aquila), uno dei paesi del cratere colpiti dal sisma. "In diverse occasioni - spiega Stefania - abbiamo fermato furgoni e camioncini sospetti, gli occupanti si sono giustificati dicendo che stavano cercando lavoro o di trovarsi in paese per cercare ferri vecchi. Risposte evasive e spesso impacciate - continua - ben diverse da quelle degli operai che invece sanno sempre dire dove lavorano e per conto di chi". E le denunce non sarebbero solo dei cittadini: "Circa un mese fa - aggiunge Stefania - la Protezione civile ci avviso' di aver visto la luce di alcune lampadine tascabili muoversi nel buio del paese. Fino ad ora - aggiunge - credo sia sparita solo una bicicletta anche se molti cittadini che non possono rientrare nelle loro case non possono sapere se siano stati commessi furti. Il peggio - conclude - viene proprio adesso: tutti se ne stanno andando via e in paese resteranno poche decine di persone, chi controllera'?".


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