Riceviamo e pubblichiamo da Rifondazione Comunista e Giovani comunisti di Pescara.
''Nella Giornata dello Sciopero Generale Europeo, Rifondazione Comunista e le/i Giovani Comuniste/i sono scesi in strada a Pescara in contemporanea con centinaia di altre piazze, in Italia e Europa, a sostegno delle mobilitazioni di studenti medi e lavoratori.
Chi ha prodotto la crisi, oggi vuole imporre politiche di austerità e far pagare il costo della crisi ai lavoratori, agli studenti ed alle loro famiglie.
Il Governo MONTI sostenuto da PD, PDL, UDC e FLI, ha prodotto in pochi mesi il record del debito pubblico, il record della disoccupazione, una recessione devastante e perpetrato le politiche berlusconiane mirate alla distruzione dei diritti del lavoro e della scuola pubblica.
Chi ci hanno guadagnato in questi mesi? Le banche, la finanza e i gruppi padronali di cui Mario Monti è uno dei principali esponenti, gli stessi che hanno prodotto questa crisi. Rifondazione Comunista e i Giovani Comunisti sono impegnati nelle scuole a sostegno delle mobilitazione degli insegnanti, dei precari e degli studenti contro la privatizzazione della scuola pubblica contrastando il DDL Aprea.
E nel mondo del lavoro siamo al fianco di cassaintegrati, licenziati e disoccupati per unire le lotte e costruire l’opposizione sociale al governo Monti.
Per questo in piazza sono state raccolte centinaia di firme per i referendum abrogativi della Riforma Fornero sulle pensioni, il ripristino dell’articolo 18, l’istituzione del reddito garantivo, il taglio delle diarie per i parlamentari, insomma un programma alternativo di governo.
Lo sciopero di oggi è un passo ulteriore per far crescere la solidarietà e l’unità dei lavoratori europei contro le politiche di austerità imposte dalla BCE.
C’è nel paese una voglia di protagonismo e lo dimostrano le migliaia di lavoratori e studenti scesi oggi in piazza a Pescara. Occorre unire le lotte per un’Europa sociale e solidale, per riprenderci il futuro e difendere la democrazia quotidianamente sotto attacco nelle scuole come sul posto di lavoro. Aprea, Marchionne e Monti sono facce di una stessa medaglia''.