Scopri il nuovo noir erotico allucinato: il fumetto che sta scioccando tutti!

14 Novembre 2024   11:41  

Il nuovo fumetto di Nuova Editoria Organizzata, "Pro Bono", è un intricato noir erotico che esplora il lato oscuro della morte di un noto pornoattore.

"Pro Bono" è l'innovativo progetto lanciato da Nuova Editoria Organizzata, scritto da Salvatore Vivenzio e con i disegni dell’esordiente Urca, che segna una svolta radicale rispetto alle precedenti pubblicazioni della casa editrice. Se l’ultimo lavoro, il fumetto "Robin e Il Pettirosso" di Arianna Melone, raccontava una tenera storia per bambini, Pro Bono si immerge invece in un territorio completamente diverso, dando vita a un crudo noir erotico che mescola allucinazioni e tensione psicologica. La trama ruota attorno alla morte di George Hardrison, un celebre pornoattore sotto contratto con la Big Porn Nation, che viene trovato morto dopo aver assunto una massiccia dose di Viagra. La versione ufficiale è che sia deceduto per un infarto causato da una prestazione nel suo ultimo film. Tuttavia, il suo agente, Mark Fisher, non è convinto della spiegazione e decide di ingaggiare il detective privato Archibald Guuf, o Archy come preferisce essere chiamato dai suoi pochi amici.

Archy è un uomo profondamente disilluso e autodistruttivo. Ex attore porno e attualmente tossicodipendente, è un investigatore privato dalla personalità inquietante, che fatica a trovare un senso alla sua esistenza. La sua ossessione per il sesso e il suo disprezzo per le donne lo portano a una relazione complicata con se stesso e con gli altri. Sebbene sia spinto dalla necessità di trovare risposte, la sua indagine si rivela più un percorso di scoperta interiore che una ricerca di verità esterne. La sua incapacità di comprendere la sua esistenza terrena si riflette nel suo lavoro, che diventa un pretesto per continuare a vivere, nonostante il suo disprezzo per la vita stessa.

Durante l’investigazione, Archy si imbatte nella realtà della Big Porn Nation e raccoglie informazioni, ma le sue scoperte lo portano a riflettere su un aspetto fondamentale della sua vita: la ricerca di ordine nella realtà esterna è solo un riflesso di un tentativo di mettere ordine nel proprio animo. Un tema ricorrente che si intreccia con la psicologia del personaggio e che invita alla riflessione sul senso dell’indagine e della verità.

L’opera si ispira chiaramente ai romanzi di Thomas Pynchon, in particolare a "Vizio di forma", un giallo enigmatico che mescola umorismo e surrealismo. La trasposizione cinematografica diretta da Paul Thomas Anderson ha influenzato fortemente la struttura narrativa di "Pro Bono", che ricorda i suoi toni stravolti e a tratti incomprensibili. Il titolo stesso, Pro Bono, prende spunto dal film "Too Late" (2015) di Dennis Hauck, un altro esempio di noir che gioca con la percezione e la realtà.

Visivamente, il fumetto richiama l’opera di Munoz e Sampayo, in particolare la serie di Alack Sinner, con il suo stile crudo e senza compromessi. L'impaginazione, che gioca tra il fumetto e il racconto illustrato, si ispira all'estetica del fumettista francese Baru e a pochi altri esemplari che mescolano sapientemente l’arte della narrazione visiva con quella del fumetto. Il risultato è un’opera che non si limita a raccontare una storia, ma che invita il lettore a entrare in un mondo oscuro e allucinato, dove la realtà è costantemente sfumata e la verità è sempre elusiva.

Pro Bono non è solo un noir erotico: è un viaggio nella psiche umana, una riflessione sull’inutilità dell’ordine esteriore in un mondo che sembra essere completamente fuori controllo. Un fumetto che spinge il lettore a confrontarsi con le proprie ombre, utilizzando la storia di George Hardrison come metafora di un'esistenza che sfugge alle nostre mani, proprio come la verità nelle mani di Archibald Guuf.


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