"L'Inps e Roberto Bafundi assicurano: Nessun beneficiario del reddito di cittadinanza sarà abbandonato! Dal mese di agosto, 169mila persone non riceveranno più il sussidio, ma il supporto continuerà attraverso soluzioni personalizzate.
Il messaggio è chiaro: Nessuno sarà lasciato solo. La decisione di non rinnovare il reddito di cittadinanza a coloro che non hanno nel nucleo minori, disabili o over 65 ha suscitato preoccupazione tra i beneficiari. Tuttavia, Bafundi spiega che il 50% di queste persone si trova in situazioni di disagio sociale, come tossicodipendenza o disagio abitativo, e avranno ancora la possibilità di ricevere il sussidio.
Come? Rivolgendosi ai servizi sociali e partecipando a un progetto multidimensionale di recupero. Questa misura mira a fornire supporto e opportunità per uscire dalla situazione di disagio e riavviarsi in un nuovo percorso.
Per gli altri beneficiari, che non rientrano nei casi sopra citati, ci sarà un percorso diverso. Dovranno recarsi ai centri per l'impiego e firmare un Patto di servizio personalizzato per essere avviati al lavoro. L'obiettivo è chiaro: promuovere l'occupazione e l'inclusione lavorativa.
Se considerati occupabili, dovranno attivarsi presso tre agenzie per il lavoro. Nel caso in cui non trovino immediatamente un'occupazione, avranno l'opportunità di partecipare a un percorso formativo e riceveranno un sostegno alla formazione lavoro di 350 euro al mese per 12 mesi.
In questo modo, si punta a garantire un futuro migliore a tutti i beneficiari del reddito di cittadinanza, con un approccio mirato e personalizzato. L'obiettivo è offrire una reale opportunità di miglioramento delle proprie condizioni e una possibilità di inserimento nel mondo del lavoro.
Questo cambiamento nel sistema del reddito di cittadinanza mostra come le istituzioni siano impegnate a sostenere le persone verso una maggiore autonomia e indipendenza economica. Nonostante il cambiamento nelle modalità di erogazione del sussidio, l'impegno a non abbandonare nessuno rimane saldo."