Sebastiani presenta un esposto in procura contro i presunti torti arbitrali?

16 Ottobre 2013   15:37  

Tanto tuonò che alla fine piovve. Pare che Kaiser Sebastiani, dopo l’ennesima dèbacle e dopo che la sua squadra, dopo proclami trionfalistici fatti alla vigilia, veleggi nei bassifondi della classifica e rischia in futuro di doversi guardare più alle spalle che in avanti, sia intenzionato a presentare un esposto in Lega al fine di documentare i presunti torti arbitrali che la sua squadra avrebbe subito in questo primo scorcio di stagione.

Ci sono due considerazioni da fare. La prima riguarda il fatto che il presidentissimo non sarebbe nuovo a questo genere di piagnistei. Infatti, si ricorda una sua iniziativa simile, quando nella sciagurata annata dello scorso anno in serie A, dove la sua squadra conquistò la miseria di 21 punti (nella storia ultracentenaria della massima serie mai nessuno aveva fatto così male), se la prese con l’arbitro Mazzoleni, reo, sempre a suo dire, di non aver concesso un evidente calcio di rigore su fallo di mano di Andreolli in Pescara-Chievo (gara vinta poi dagli scaligeri per 2-0), e di aver pronunciato, a fine gara, frasi che lo avrebbero lasciato perplesso. Per carità, siamo in democrazia ognuno è libero di fare e pensare quello che vuole. Come dimenticare, poi, le vibranti proteste di Sebastiani, nella prima giornata sempre dello stesso campionato, nella gara inaugurale contro l’Inter all’Adriatico? “Ci hanno negato un rigore solare su Weiss per fallo di Zanetti”!!!. Questo il tormentone che il presidente ci ha ripetuto praticamente fino alla fine del campionato. Tralasciando quello che si era verificato nella cornice della gara. Ci riferiamo alle lettere che denunciavano comportamenti sconvolgenti da parte di alcune persone presenti sugli spalti, testimonianze apparse su Abruzzo24ore.tv.

La seconda, è che il Presidente, prima di invocare le responsabilità di terzi, dovrebbe prendersi le sue. Calciatori ceduti e mai rimpiazzati (come Bjarnason e Cascione), giocatori tanto reclamizzati e sponsorizzati, presentati come salvatori della patria (vedi Mascara), che si stanno mostrando assolutamente non all’altezza del compito loro assegnatogli. Frequenti infortuni che non possono solo essere causa delle sfortuna, ma probabilmente imputabili ad una preparazione atletica non ben impostata (a proposito, sabato oltre a Nielsen non ci sarà con tutta probabilità nemmeno Capuano, e la lista si allunga…), e probabilmente anche quella di aver scelto un allenatore come Marino che da l’impressione di non avere la giusta umiltà e la giusta cognizione per affrontare un campionato così duro e cosi livellato come la B di questa stagione.

Detto questo, non si può certe negare che la rete annullata al Pescara a Palermo fosse regolare, come era anche regolare la rete dei rosanero dopo 35” (Belardi pecca di ingenuità nel non allontanare il suo avversario che aveva davanti prima che il corner venisse battuto. Stiamo parlando di un portiere classe 77’…), ma tutte le squadre hanno da presentare il loro “Cahiers de dolèances” in merito alle decisioni arbitrali: che dire dell’arbitro Chiffi, il quale in Siena-Avellino non ne ha azzeccata una? Oppure dell’arbitro Ostinelli, il quale in V. Lanciano-Ternana non ha assegnato sull’1-1 un evidente calcio di rigore per fallo di mano di Lauro Ai frentani?

Questo Pescara, prima di essere immune da sviste arbitrali, che ci sono sempre state, ci sono e ci saranno (sia in favore che contro), dovrebbe fare un grande bagno di umiltà, e calarsi nei panni di una squadra operaia e volitiva, e non scendere in campo come se tutto gli fosse dovuto. Qualche errore arbitrale non deve costituire un alibi, per una squadra che ostenta tanto, ma raccoglie poco. Purtroppo per Marino e la sua squadra, il gioco del calcio premia chi segna una rete in più dell’avversario, e no chi fa più possesso palla e crea maggiori azioni.

Christian Barisani


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