Senza lavoro i precari della Provincia di Pescara
Da ieri a casa, disoccupati, i 66 ex-precari della Provincia di Pescara non stabilizzati. Non manca il paradosso visto che l'iter di ricerca di un nuovo lavoro si aprirà proprio nel centro per l'impiego di Pescara che fino a ieri si era retto proprio grazie alla loro attività. Il centro per l'impiego dal canto suo si vede tagliare insieme ben più della metà della propria forza lavoro, situazione che inciderà non poco sui servizi offerti alla popoloazione.
Nella loro prima giornata da disoccupati gli ex precari hanno deciso di manifestare alle ore 11 nel cortile antistante il centro per l'impiego, in via Passolanciano a Pescara, e indicare in maniera specifica "la perdita di professionalità cui la provincia si è esposta a seguito della mancata stabilizzazione, nonché le inevitabili ripercussioni su servizi e comunità".
Nel frattempo Massimo Petrini, Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL, non nasconde il timore che dai prossimi giorni "si possa assistere ad una vera e propria forma di spoil system, visto che nonostante le numerose rassicurazioni a questo proposito da parte del presidente Testa, è già stata annunciata l'attivazione di nuove collaborazioni (per quelle funzioni che gestivano i precari) e avanzata la possibilità di esternalizzare i servizi o affidarli ad una società a capitale pubblico a partire dal prossimo anno".
Il consigliere regionale è stata Antonio Saia, del Pdci, a tal proposito , ha presentato un'interrogazione verso il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore regionale al Lavoro, in merito ai precari in cui si chiede ''Se e con quali mezzi non ritengano urgente intervenire per consentire a tutti gli Enti che hanno usufruito nel corso degli anni di Lavoratori precari un graduale riassorbimento degli stessi, coprendo così le numerose carenze di personale e servizi che affliggono tutti i servizi pubblici e contrastando l’alto indice di disoccupazione che, con il licenziamento dei precari, sta assumendo nella nostra Regione livelli altissimi''.
