Serie D, Campitelli è fiducioso: "Siamo sulla strada giusta"

E sugli ultimi pareggi: "Puniti da episodi"

30 Settembre 2010   22:50  

I due punti conquistati in altrettante gare, dopo un filotto di tre vittorie, avranno certamente fatto storcere il naso a qualche tifoso, ma il presidente del Teramo Luciano Campitelli (nella foto) ostenta sicurezza ed elogia le qualità del gruppo e del mister:

"Sia nel turno infrasettimanale a Rimini (contro il Real) che nella partita casalinga di domenica scorsa avremmo meritato di vincere. Quindi, tenendo anche conto delle ottime prestazioni sciorinate, preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno. D'altronde, se in entrambe le occasioni non siamo riusciti a conquistare l'intera posta in palio è solo perchè siamo stati condannati dagli episodi. Prendete la gara con l'Atessa: loro hanno trovato il gol grazie alla prodezza di un singolo e noi, una volta acciuffato il pareggio, abbiamo provato in ogni modo a ribaltare il risultato, ma la fortuna ci ha evidentemente voltato le spalle. Per cui, rinnovo la mia massima fiducia nei confronti dei giocatori e del tecnico Cifaldi: in un torneo così lungo ed estenuante è assurdo pensare di vincere sempre, avranno tutto il tempo per rifarsi".

Il numero uno biancorosso è già proiettato al prossimo impegno di campionato in terra romagnola: "Domenica ci aspetta una trasferta molto impegnativa, ma i ragazzi stanno dimostrando di essere all'altezza della situazione. Dunque, andremo a Santarcangelo per fare bottino pieno e tentare di riprenderci la testa della classifica, attualmente nelle mani della sorprendente Jesina".

Ma l'avversario che non lascia dormire sonni tranquilli a Campitelli è principalmente uno: "Credo che il Rimini sia la squadra più temibile dell'intero raggruppamento. Oltre ad avere un organico di assoluto valore, la gloriosa compagine adriatica può infatti contare su un pubblico di un'altra categoria. Ma anche le restanti romagnole e la Samb sono da tenere sott'occhio: senza voler peccare di presunzione, penso che se non ci fossero state queste società avremmo dominato il campionato con estrema disinvoltura".

Infine, non poteva mancare un accenno ai tifosi, tornati ad affollare adeguatamente le gradinate del Comunale di Piano d'Accio: "Dopo il match di due settimane fa contro il Canistro, avevo sollevato il problema relativo al numero di presenze allo stadio, piuttosto scarso se paragonato a quello di altre importanti realtà del girone che come noi puntano al salto di categoria. L'ho fatto soprattutto per responsabilizzare maggiormente i giocatori e comunque sembra che questa esternazione stia già dando i suoi frutti: infatti domenica ho visto, oltre al solito incessante sostegno della Curva, anche un'ottima cornice di pubblico, quel pubblico che mi auguro diventi sempre più il nostro dodicesimo uomo in campo".

Danilo Rosone


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