Sfollato sfrattato protesta: "A Pineto ho il lavoro, non mi muovo"

22 Febbraio 2011   13:09  

E' sfollato da quasi due anni sulla costa ed ora risiede in un residence a Pineto, dove ha trovato il lavoro che aveva perso all'Aquila: ora la struttura per la gestione dell'Emergenza (Sge) gli ha ordinato entro 48 ore di tornare all'Aquila in un albergo, a costi tra l'altro maggiori perché nel residence di Pineto non ha diritto ai pasti.

Il 50enne, Gennaro Mango, nato a Genova, vissuto poi Napoli ed aquilano di adozione, è un altro dei tanti terremotati che contesta i perentori provvedimenti della Sge, negli ultimi mesi molto spesso contestata per le decisioni e per le modalità, poco umane, con cui vengono comunicate a chi è ancora senza casa.

Mango, che era in affitto in una casa gravemente danneggiata (classificata E) si rifiuta di tornare ed annuncia clamorose proteste qualora la Sge dovesse andare avanti nell'intento. "Cosa dovrei fare? Tornare all'Aquila per stare in albergo, senza lavorare? Non mi importa se avrò vitto e alloggio pagato, io voglio lavorare ed essere autonomo - spiega -. Inoltre, non sto bene fisicamente e poi non posso neanche muovermi con la macchina. Io non chiedo nulla, non ho mai chiesto nulla, voglio solo lavorare - aggiunge sottolineando: "se loro mi danno il lavoro, certamente torno all'Aquila. Altrimenti resto qui".


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