Sgominata Banda che Rubava Auto. Armi ed Alta Tecnologia Trovate nel Covo

07 Febbraio 2015   10:26  

Sgominata dalla Squadra Mobile di Pescara un'organizzazione specializzata in furti d'auto. Arrestato un 56enne siciliano residente nel pescarese.

In casa aveva uno scanner per captare le frequenze delle forze dell'ordine, centraline elettroniche, un apparecchio disturbatore di radiofrequenze usato per inibire i sistemi di allarme e impedire telefonate e la targa di una vettura rubata. In garage c'erano una pistola Smith & Wesson calibro 38 special e una scatola con 43 cartucce.

Per gli uomini della squadra mobile, diretti da Pierfrancesco Muriana, le auto rubate dall'organizzazione, su cui si sta ancora indagando, venivano prelevate in provincia di Pescara e destinate in Puglia, in provincia di Foggia.

I mezzi, sempre a detta degli investigatori, venivano cannibalizzati per ottenere i pezzi di ricambio oppure finivano all'estero o, ancora, si provvedeva alla modifica dei telai. E' possibile anche che seguissero altre strade, considerato che il mercato e' "piuttosto variegato" - ha detto Muriana.

L'uomo arrestato, che vive a Cappelle sul Tavo, e' ritenuto "un elemento di spicco dell'organizzazione" e la pistola sequestrata, funzionante, intestata a un uomo di Roma e sicuramente detenuta illegalmente, dimostra che si tratta di "una organizzazione di un certo livello".

Tra il materiale recuperato nella casa di Cappelle al pluripregiudicato, che ha una serie di precedenti per reati contro il patrimonio, ci sono un scanner per intercettare le conversazioni delle forze dell'ordine, un disturbatore di frequenza per neutralizzare gli apparati delle forze dell'ordine e per bloccare i sistemi di allarme, una serie di centraline per lo piu' di Peugeot e Citroen, uno strumento per rompere il vetro delle auto da rubare.

Le centraline sequestrate sono sia quelle da inserire al momento del furto per far partire l'auto sia quelle appartenenti ai veicoli rubati che hanno ancora il numero impresso e che consentiranno di verificare a chi appartenevano i mezzi. In alcuni casi i veicoli venivano tenuti in zona prima di essere portati via con delle targhe prova. Il pm che si sta occupando delle indagini e' Paolo Pompa e nell'ambito della stessa inchiesta sono indagate anche altre due persone, insieme all'uomo arrestato oggi.

La perquisizione e' scattata proprio nell'ambito di questa indagine, che e' "piu' estesa" ed e' partita da un controllo della squadra volante che ha consentito di individuare delle persone che avevano in auto una centralina elettronica.


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