Sorpresa nell'ambiente delle 'Olgettine': Manuela Ferrera tra le 'sfrattate' dalla famiglia Berlusco
Nel quadro delle decisioni intraprese dagli eredi di Silvio Berlusconi per riorganizzare il proprio patrimonio e mettere ordine nei rapporti con alcune delle giovani donne che avevano partecipato a serate nella villa di Arcore, emerge una notizia inattesa. Manuela Ferrera, l'ex meteorina che aveva condiviso le cosiddette "cene eleganti" con il Cavaliere, è stata informata che dovrà lasciare l'appartamento a Milano in cui risiedeva.
Il contratto in comodato d'uso gratuito voluto dallo stesso Berlusconi giunge alla sua conclusione, e quindi, entro la fine dell'anno, Manuela Ferrera dovrà trovare una nuova sistemazione. Tuttavia, a differenza di altre ragazze coinvolte in situazioni simili, Ferrera sembra non avere intenzione di intraprendere azioni legali contro questa decisione.
La revoca dei contratti e degli appannaggi concessi da Silvio Berlusconi durante gli anni rientra in un piano più ampio di ristrutturazione del patrimonio dell'ex presidente del Consiglio, deceduto a giugno. Mentre alcune delle giovani coinvolte, come Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, hanno intentato cause legali contro lo sfratto, Ferrera sembra essere più propensa a risolvere la situazione in modo pacifico.
Tuttavia, l'assenza di documenti scritti che confermino le promesse fatte da Berlusconi complica la situazione legale, come afferma l'avvocato Federico Sinicato che assiste Barbara Guerra. Anche se avevano avviato una procedura arbitrale per definire i diritti della signorina Guerra, il processo si è interrotto con la morte di Berlusconi. L'avvocato ha dichiarato che se non verrà riconosciuto il diritto di Barbara Guerra, agiranno in sede civile per ottenere la proprietà della casa e altri benefici promessi dalla ex valletta della Domenica Sportiva.
D'altra parte, Alessandra Sorcinelli punterà a un risarcimento legato al danno subito dalla sua reputazione in relazione al caso Ruby, nel quale è stata coinvolta insieme ad altre donne che frequentavano la residenza milanese di Berlusconi. Nel primo grado del processo per corruzione in atti giudiziari, tutte le donne coinvolte sono state assolte.
