Spaccio di droga in Lazio, Marche e Abruzzo, 20 arresti

12 Febbraio 2010   09:55  

I carabinieri di Grazzanise stanno eseguendo tra le province di Caserta, Napoli, Roma, Latina, Frosinone, Ascoli Piceno, Teramo, Milano e Rimini una operazione antidroga con l'esecuzione di venti provvedimenti cautelari e molte perquisizioni a carico soprattutto di persone di orgine africana.

Le accuse contestate sono di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno rivelato l'esistenza di due livelli di organizzazione, un primo con lo smercio all'ingrosso di pasticche di droga, effettuato soprattutto da africani, un secondo di pusher che vendevano dosi sui litorali di Lazio, Marche e Abruzzo.

Dai 30 ai 40 euro per grammo di cocaina. Fino a 80 euro per un grammo fuori dal territorio di Castelvolturno.

Era un commercio all'ingrosso di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, hashish e marijuana) quello gestita da una banda di africani - uno, Kojo Anthony, liberiano, fuggito da Rosarno dopo gli scontri - nella zona tra Castelvolturno e Grazzanise, messo in ginocchio da una indagine dei carabinieri di Grazzanise, in collaborazione con la compagnia di Santa Maria Capua Vetere, coordinata dai pm Donato Ceglie e Filomena Capasso della procura sammaritana.

L'operazione, partita nel marzo dell'anno scorso avviata dopo il controllo di un giovane tossicodipendente che ha riferito ai militari che acquistava la droga da uno spacciatore di colore operante a Castelvolturno, e' stata chiamata "Ultima alba".

I militari del comando provinciale di Caserta, in collaborazione con il nucleo cinofili di Napoli, hanno eseguito nelle province di Caserta, Napoli, Milano, Roma, Latina, Frosinone, Teramo, Ascoli Piceno, Rimini e Vicenza, un decreto di fermo nei confronti di 20 persone ritenute responsabili di detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Ventiquattro, in tutto, le persone indagate, otto sono state colte in flagranza di reato, 250 le cessioni di droga accertate.

"La droga veniva lavorata e tagliata nell' abitazione di africani", ha spiegato il pm Capasso in conferenza stampa in procura questa mattina. "E gli spacciatori provenivano dalle province di Latina - spiega Ceglie - a esempio da Sabaudia, San Felice al Circeo e Cisterna di Latina, da Frosinone ad Alatri, Ascoli Piceno e Teramo".

In alternativa gli africani (nigeriani, ghanesi, algerini e tunisini) trasportavano "a domicilio" la droga grazie all'occultamento nella cavita' anale nelle regioni Lazio, Abruzzo e Marche a pusher residenti in quelle aree. Un algerino tra quelli arrestati era stato trattenuto presso il Centro di Identificazione ed Espulsione di Ponte Galeria in quanto clandestino.

I carabinieri, coordinati dal colonnello del comando provinciale di Caserta, Crescenzio Nardone, hanno scoperto che l'uomo smerciava lo stupefacente all' interno della predetta struttura.

Sempre a Castelvolturno, durante u blitz, in via Alari Bonacolsi, erano state incendiate due auto a Bonsu Nana Osei. Quattro gli italiani arrestati.

Si tratta di Ciro Castaldo, quarant'anni; Tiziana Chiriello di Velletri di ventisette anni; Giuseppe D'Eramo de L'Aquila e Luciano Rossi di cinquantacinque anni di Alatri.


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